Il caso

Messa in sicurezza della scuola Gandhi di Gassino: lavori al via in primavera

Intanto l'amministrazione rassicura le famiglie: "Non ci sono criticità immediate"

Messa in sicurezza della scuola Gandhi di Gassino: lavori al via in primavera
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Durante le vacanze di Pasqua oppure nel ponte del 25 aprile partiranno i lavori di messa in sicurezza della scuola Gandhi, interessata da un cedimento nel luglio 2023.

Variazione di bilancio

Lo ha assicurato l’amministrazione gassinese durante il Consiglio comunale, illustrando la variazione di bilancio che ha permesso di sbloccare 40mila euro per gli urgenti interventi e rassicurando le famiglie allarmate da «L’anomalo imbarcamento di una soletta tra porticato e primo piano» e problemi in un’aula.

La ricostruzione dei fatti

Il 14 luglio scorso un movimento ha compromesso la sicurezza del locale biblioteca e di uno dei pilastri sottostanti, nel patio d’ingresso. Quest’ultimo è stato immediatamente puntellato e delimitato da reti. Un’impalcatura che ha però ridotto e vincolato l’accesso alla scuola.

Dall’inizio dell’anno scolastico, per entrare nell’edificio, una parte di studenti deve passare infatti attraverso la palestra, mentre la rampa di accesso per i disabili, così come buona parte dell’ingresso, sono inagibili.

La biblioteca, inoltre, è stata interdetta agli studenti e a tutto il personale scolastico. Ma ad essere penalizzata non è solo l’utenza scolastica: le addette alla mensa, per esempio, incontrano una certa difficoltà ad accedere alla struttura con i pesanti vassoi di cibo.

Per ovviare a questa situazione nell’ottobre scorso l’amministrazione comunale ha progettato gli interventi di messa in sicurezza e si è impegnata a reperire le risorse (40mila euro) che consentissero di effettuarli, ottenendole attraverso un bando della Regione Piemonte dedicato ad interventi di edilizia scolastica urgenti, imprevisti ed imprevedibili. Nel frattempo, tuttavia, vi è stato un peggioramento delle condizioni della scuola, con «L’anomalo imbarcamento di una soletta tra porticato e primo piano».

Fatto che ha scatenato il panico tra le famiglie, e spinto la minoranza a chiedere precise delucidazioni nel corso della riunione consiliare.

Il confronto in Consiglio

«C’è una certa preoccupazione – è intervenuto il consigliere del Movimento 5 Stelle Alessandro Lorenzon – per lo stato della scuola. Il Consiglio comunale mi sembra la sede opportuna per chiarire la situazione. Oltre che per chiarire come è possibile che in una scuola che viene dismessa tra meno di due anni si facciano degli interventi così importanti».

«Per l’allarme scatenato in questi giorni, anche nelle classe 3D, sono stati compiuti diversi sopralluoghi da tecnici comunali e professionisti esterni – la replica del sindaco Paolo Cugini e dell’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Morelli –. Il monitoraggio è costante, insomma, e situazioni di criticità immediate non ne sono state riscontrate. La scuola è ritenuta sicura e nel frattempo sta decollando il cantiere del nuovo plesso accanto. Ma intanto lezione occorrerà continuare a farla alla Gandhi. Per questo serve per rimetterla in sesto».

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