Il caso

A Gassino la primaria Gandhi puntellata dopo un cedimento

L'amministrazione fa sapere di aver preso le dovute precauzioni e assicura che non c'è alcun pericolo

A Gassino la primaria Gandhi puntellata dopo un cedimento
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Mentre l'amministrazione Cugini guarda lungo verso la nuova scuola, lo stato di salute del plesso elementare Gandhi peggiora a vista d'occhio.

Il cedimento e le proteste

Prima l’odore di fogna che saliva dalle tubazioni, poi nel mese di luglio parte della struttura è stata interessata da un cedimento, ed ora una parte dell'edificio è sostenuto da un'apposita impalcatura in attesa di un intervento di messa in sicurezza più definitivo. Situazione di cui la cittadinanza è venuta a conoscenza solo all'inizio dell'anno scolastico, quando accompagnando i bambini le famiglie si sono accorte dei puntelli e della vistosa rete rossa che li circonda.

La carenza di informazioni precise ha scatenato inevitabile malumore, e alimentato preoccupazioni circa la sicurezza dell'edificio. «Le scuole del territorio fanno pietà, la Gandhi più di tutte e dopo quello che è successo quest'estate non siamo così tranquille che sia un edificio sicuro per i nostri figli. Non è raro che si senta parlare di episodi di distacchi nella scuole. Nessuno, per di più, ci ha dato grandi delucidazioni. Perchè non intervenire durante la pausa estiva? E perché non vediamo mai nessuno al lavoro?» affermano alcuni genitori, tra cui Cristina, Francesca, Federica, Serena. «L’impalcatura è talmente ingombrante che per favorire l'ingresso dei bambini hanno dovuto aprire un secondo varco – aggiunge Ilaria, mamma di due alunni della Gandhi –. Una parte di studenti entra quindi dalla palestra, affrontando un piano di scale in più con in spalla zaini pesanti».

Le rassicurazioni dell'assessore

Preoccupazioni calmierate dall'assessore ai Lavori Pubblici Andrea Morelli. «La Gandhi era nata, originariamente, con un terrazzo sopra l'ingresso che, non sappiamo in quale anno, è stato chiuso per diventare locale adibito a biblioteca. Questo ha comportato un maggior carico di peso sui pilastri sottostanti e a luglio c'è stato un movimento che ha aggravato la condizione di uno di questi, immediatamente puntellato e circondato da un'apposita rete. Sapevamo da tempo che la Gandhi presenta problemi e crepe, ragione per cui abbiamo deciso di progettare una nuova scuola anziché intervenire sulle vecchie. Ma grazie a questo intervento, e all'interdizione dell'uso dei locali della biblioteca, posso garantire che la struttura è sicura. Fosse stato altrimenti non l’avremmo mai riaperta prima di un intervento definitivo».

Lavoro le cui tempistiche sono tutte da definire, insieme ai costi. «Potrebbe costare intorno ai 50 mila euro, ma molti dettagli sono ancora al vaglio e il progetto in corso di completamento».

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