Il caso

Caso intercettazioni, la consigliera Greco: "Non ho nulla da nascondere"

L'ex segretaria del Pd settimese rimarca la propria estraneità all'inchiesta che l'ha colpita – indirettamente - come un fulmine a ciel sereno

Caso intercettazioni, la consigliera Greco: "Non ho nulla da nascondere"
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Come riporta il nostro settimanale La Nuova Periferia di Settimo, si dichiara «tranquilla» e «all'oscuro di tutto» Caterina Greco, consigliera di Città Metropolitana,  ex segretaria del Pd di Settimo ed ex assessora della giunta Corgiat.

Il nome di Greco nelle intercettazioni

Estranea alle indagini, trapela anche il suo nome nel «sistema» che Salvatore Gallo avrebbe messo in piedi alla vigilia delle elezioni comunali del 2021 per favorire diversi candidati dell'associazione IdeaTo.

Un «do ut des» per assicurare ad alcune figure della sua area politica un ruolo apicale in Consiglio comunale o in circoscrizione. Nel dettaglio, dalle intercettazioni riportate negli atti dell'inchiesta emerge come Gallo abbia garantito prestazioni sanitarie in tempi celeri in cambio di voti per la candidata Greco (che – precisiamo - non è indagata, ndr).

"Parlare di voto di scambio mi sembra pesantissimo"

«Sono all'oscuro di tutto», puntualizza immediatamente la consigliera, intervistata da La Nuova Periferia nel pomeriggio di sabato 6 aprile dopo 24 ore in cui – dichiara - «il telefono mi squillava all'impazzata».

«Poi ho letto i giornali e ho capito cosa stava succedendo – prosegue -. Non ho niente né da temere e né da nascondere perché sono una persona limpida e trasparente. Faccio politica da trent'anni e mi stupisce trovare il mio nome spiattellato in questo modo, come se fossi chissà cosa. Io non ho avuto il sentore di nulla e non sono stata implicata in prima linea – sottolinea -. Ammetto di far parte dell'area culturale di IdeaTo, in cui ci sono tanti amministratori pubblici e ci sosteniamo a vicenda. Quando ci sono le votazioni, facciamo le campagne elettorali ma parlare di voto di scambio mi sembra pesantissimo».

La consigliera ribadisce la propria estraneità ad un'inchiesta che l'ha colpita – indirettamente - come un fulmine a ciel sereno.  «Quando fai politica incontri tantissima gente, ricevi imprenditori, commercianti. Io in questi anni ho sempre cercato di tenere le distanze da situazioni scabrose, però delle volte puoi anche non sapere chi hai di fronte o a chi stai chiedendo il voto. Per carità, abbiamo gli anticorpi ma questa roba qui che è uscita è pesante – ammette -. Noi di IdeaTo facciamo parte di una stessa area. Ce ne sono anche altre e  quando facciamo le campagne elettorali ci sosteniamo a vicenda. In tutte le campagne ci sono cordate, alleanze ma da qui a chiamarlo sistema...».

Le consigliera, pur dichiarandosi tranquilla, non nasconde un velo di amarezza per una bufera esplosa a ridosso delle amministrative e regionali. «La magistratura farà il suo corso ma mi spiace che tutto questo nasca a due mesi dalle elezioni e proprio quando Raffaele Gallo (figlio di Salvatore, ndr) era stato votato e nominato come capolista. Diciamo che mi rimangono dei dubbi sulla tempistica», commenta, confermando la piena solidarietà a Gallo (figlio), che nel frattempo però nei giorni scorsi ha ritirato la sua candidatura, pur evidenziando la sua totale estraneità all'inchiesta.

 

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