Metro 2, è tempo di "battere i pugni" per il finanziamento
L'inserimento del Pescarito nella progettazione definitiva rappresenterebbe uno snodo fondamentale per i Comuni collinari
Metro 2, è tempo di "battere i pugni" per il finanziamento.
Metro 2
Adesso è arrivato il momento di battere seriamente i pugni sul tavolo per far valere le ragioni di una vasta zona della Città Metropolitana. E’ l’area nord est di Torino che già nelle scorse settimane e nei mesi precedenti si è attivata, raccogliendo un totale di 22 sindaci, per ottenere che la progettazione della linea 2 della Metropolitana di Torino raggiungesse anche la zona del Pescarito. Se ne è discusso ancora lo scorso martedì quando, in videoconferenza, l’assessore torinese Lapietra ha incontrato virtualmente i sindaci del territorio.
L’obiettivo è uno e uno soltanto in questo momento: riuscire a trovare i fondi per finanziare la progettazione della linea 2 facendo sì che nel tracciato finale sia annoverata anche l’area industriale del Pescarito.
Il piano dei finanziamenti
Tutto si gioca sul piano finanziario. Bisogna reperire i fondi e, al momento, sembrano essere tre le strade percorribili. La prima è quella di ricorrere a Cassa Depositi e Prestiti, accendendo un mutuo. Eventualità che sembrerebbe scarsamente percorribile visto che Torino non vorrebbe ulteriormente gravare sui bilanci comunali indebitandosi ancora. La seconda è quella della compilazione di tabelle per il trasporto di massa che, però, non potrebbero superare la fine dell’anno in corso. Terza e ultima ipotesi, quella più accreditata, è quella del tentativo di accedere a fondi europei. Ma anche in questo caso c’è un però. I lavori, secondo quanto si apprende, dovrebbero essere già iniziati e portati a buon punto entro il 2026. Ed è evidentemente difficile pensare che entro tale data si possa raggiungere tale risultato. Per questo i sindaci e le amministrazioni comunali interessate sono decise a battere i pugni sul tavolo, interpellando anche il Ministero, per ottenere un sostegno nella battaglia che punta a inserire Pescarito nella progettazione definitiva. «Sono soddisfatto dell’esito dell’incontro dei giorni scorsi - spiega il sindaco di San Mauro Marco Bongiovanni -. Ero in realtà già abbastanza fiducioso anche prima. Sicuramente sarà necessario partire dal lotto di Torino e poi spostarsi verso la zona nord est». «Adesso è necessario lavorare tutti insieme per cercare di capire se riusciremo a ottenere i fondi europei e procedere rispettando il termine del 2026. Tutto l’impegno di questa importante operazione infrastrutturale dipende ovviamente dalla concessione dei fondi». «La tratta nord della Linea 2 della metropolitana è l’ultima carta da lasciare cadere. Nessuno di noi sindaci e amministratori del territorio vuole rischiare di perdere questa occasione».
Tutto questo nonostante non si siano ancora spente le polemiche e non si siano ancora esaurite le perplessità dell’opposizione che continua a guardare con preoccupazione all’ultima delibera del Consiglio comunale di Torino con cui si è dato mandato, per Infra.To, alla progettazione del percorso in questione senza considerare San Mauro.
Tutte questioni che, necessariamente, dovranno essere risolte nelle prossime settimane. Con il ritorno alla vita amministrativa e con la conferma - da parte di tutte le amministrazioni interessate - di voler proseguire sulla strada della «battaglia» per ottenere che il Pescarito sia inserito nella progettazione definitiva. Ma è una mera questione di soldi. Prima si trovano e prima si potrà risolvere l’arcano, svelando anche eventuali retroscena e interessi politici che - secondo i bene informati - vorrebbero l’area nord est fuori dai giochi.
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