San Raffaele Cimena

Il cartello della discordia all’I-park poi rimosso dal Comune: doveva essere posizionato al parco giochi di San Raffaele Alto

Si è aperto un vero e proprio dibattito tra chi è pro e chi invece è contro l’accesso dei cani all’interno dei parchi stessi

Il cartello della discordia all’I-park poi rimosso dal Comune: doveva  essere posizionato al parco giochi di San Raffaele Alto
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Il cartello della discordia all’I-park poi rimosso dal Comune: doveva essere posizionato al parco giochi di San Raffaele Alto

Cartello della discordia

E’ bastato un cartello posizionato per errore all’ingresso dell’area verde dietro il municipio a far scatenare una vera e propria discussione a San Raffaele, tra contrari e favorevoli all’ingresso dei cani nei parchi.
E’ successo nei giorni scorsi in paese, quando alcuni cittadini, dopo avere visto il nuovo cartello, hanno espresso il loro disappunto anche attraverso i social. E il tam-tam mediatico è stato immediato, tanto da spingere il sindaco a chiarire con un comunicato la situazione.

Il caso

Il cartello posto all’ingresso dell’I-park oltre a vietare l’ingresso ai maggiori di 12 anni, ad eccezione degli accompagnatori dei bimbi, vietava anche l’ingresso agli animali di qualsiasi taglia, anche se al guinzaglio. Ed è stata proprio questa specifica «restrizione» ad essere presa di mira.
«Non è giusto che per l’incuranza da parte di qualcuno alla fine debbano rimetterci sempre tutti», qusto il tenore dei pensieri espressi dai cittadini attraverso i Social.

L’intervento del sindaco

Proprio per chiarire la situazione è intervenuto in prima persona il primo cittadino sanraffaelese Ettore Mantelli, con una nota ufficiale: «Si comunica che per errore da parte della ditta appaltatrice della nuova segnaletica, è stato affisso un cartello di divieti all’ingresso dell’I-park da via Italia. Il cartello è stato già rimosso e verrà posizionato come previsto al parco giochi di San Raffaele Alto. Accolgo con interesse il fatto che l’evidente errore di posizionamento (per netto contrasto con il genere dei fruitori del parco) abbia suscitato una fervida discussione tra chi è pro e chi invece è contro l’accesso dei cani all’interno dei parchi stessi. Rinnovo quindi l’assenso di poter portare a spasso i cani al guinzaglio, così come previsto, portando sempre con sé i sacchetti, con l’ordine assoluto di raccogliere le deiezioni, cestinandole negli appositi box rifiuti dedicati. Sin da quando, in fase di progetto ed in fase realizzativa, ho pensato al parco Urbano, l’ho sempre considerato un luogo inclusivo, liberamente fruibile da parte di tutti, anche i nostri amici cani. Oggi però, considerata l’indiscriminata distesa di cacche sul prato del parco, causata dal mancato rispetto di civiltà e semplice buon senso di alcuni fruitori che non raccolgono le deiezioni dei propri cani, mi vedo costretto a mettere in dubbio quelle scelte. Un ultimo appello affinché la colpa di alcuni non ricada su chi, con buon senso civico, rispetta queste semplici regole. Rispettiamo il parco».
Conclude Mantelli: «Ricordo infine che a seguito dell’acquisizione prevista di alcuni terreni, verrà realizzata apposita area dedicata al libero sgambamento dei cani, ma anche nella medesima dovranno essere rispettate rigorosamente le regole in vigore, con senso civico».

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