Viabilità

"Tangenziale interna" di Settimo: esultano gli ambientalisti, il progetto sarà stralciato

Svolta nella Commissione Ambiente: la sindaca Piastra apre alla revisione del piano regolatore

"Tangenziale interna" di Settimo: esultano gli ambientalisti, il progetto sarà stralciato
Pubblicato:

Dopo mesi di tensioni, scontri a distanza e accuse reciproche, si intravedono segnali concreti di dialogo tra l’Amministrazione comunale e Legambiente sul contestato progetto della «Tangenziale interna».

"Tangenziale interna" di Settimo: esultano gli ambientalisti

L’asse viario previsto dal piano regolatore per collegare la rotonda del cimitero allo svincolo della statale 11 di via Castiglione, passando per le vie Lombardia, Pasolini, Ariosto e Po è oggetto di una petizione popolare che ha raccolto ben 2.709 firme contro il consumo di suolo e a favore della salvaguardia ambientale.

Durante la Commissione consiliare Ambiente e Territorio del 23 giugno, convocata a quasi un anno dall’insediamento della nuova Giunta, la sindaca Elena Piastra ha annunciato l’intenzione di proporre, in una delle prossime varianti parziali al Piano Regolatore, l’eliminazione del collegamento stradale, in favore di un nuovo disegno urbanistico della zona.

«Condivido l’idea di utilizzare come alternativa la tangenziale esistente (ex provinciale 11), così da limitare il consumo di suolo – ha spiegato Piastra –. Nella prossima variante proporremo una revisione del piano per togliere quella strada e pianificare diversamente il perimetro della zona. Naturalmente spetterà al Consiglio comunale deliberare».

"Ha vinto l'ambiente!"

Un cambio di rotta significativo, che ha raccolto il plauso di Legambiente, del Comitato cittadini di via Po, del Circolo Laudato Sì e del Comitato No Torri Bordina, promotori della petizione. In una nota congiunta, le associazioni parlano di «un risultato importante», che arriva dopo un anno di attese, solleciti ignorati, richieste formali rimaste senza risposta e una campagna pubblica intitolata "Democrazia a rischio?".

«Anche se in ritardo, la risposta è arrivata e va nella direzione auspicata – scrive Legambiente –. Ha vinto il buon senso e la democrazia, ha vinto l’ambiente!».

Le associazioni sottolineano come la Commissione abbia recepito «le richieste contenute nella petizione», tra cui il principio del consumo di suolo zero, inserito nel Manifesto di Impegno Ambientale sottoscritto nel 2024 da alcuni candidati sindaci, tra cui la stessa Piastra. «La Sindaca ha assolto al primo punto del Manifesto: stop alle edificazioni su suolo vergine», ribadiscono gli ambientalisti.

Nella stessa Commissione si è tornati a parlare anche dell’Orto Bosco Oasi di Cinzia, Silvia e Max, che sarebbe stato cancellato dal tracciato della nuova strada: il rischio di perderlo è stato uno dei temi simbolo della mobilitazione ambientalista.

Le "note dolenti"

Non mancano tuttavia le critiche sul metodo: la Commissione si è svolta quasi a porte chiuse, senza una comunicazione preventiva ai cittadini o agli organi di stampa. E l’iter amministrativo – ricordano le associazioni – non ha rispettato i tempi previsti dal regolamento comunale per la risposta alle petizioni (30 giorni, prorogabili a 90 in caso di passaggio in Commissione).

Il prossimo passo

Ora si attende che quanto emerso nel confronto in Commissione venga tradotto in atti concreti. La parola passa al Consiglio comunale, cui spetta formalmente deliberare sulla proposta di modifica al Piano Regolatore. Ma per il fronte ambientalista, la prima battaglia è vinta.

«Auspichiamo che questo sia solo l’inizio di un percorso di confronto stabile e costruttivo tra il Comune e il mondo ambientalista, pacifista e animalista che si sta consolidando a Settimo», concludono le associazioni.