Incontro

Riqualificare il Pescarito: l'appello di San Mauro e Settimo al Governo

Si cerca un rilancio e un'identità, magari partendo dallo "Space park" di Argotec, per suscitare un nuovo interesse sul sito

Riqualificare il Pescarito: l'appello di San Mauro e Settimo al Governo
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Rilanciare il Pescarito. E' la richiesta fatta al Governo e alla Regione dai Comuni di San Mauro e Settimo, insieme a Torino e a Città metropolitana.

Cos'è il Pescarito

La frazione o località di Pescarito dista 1,36 chilometri dal medesimo comune di San Mauro Torinese e ospita un sito logistico in parte inutilizzato, con autoporto e numerosi capannoni vuoti.

Un polo di due chilometri quadrati che ricade per il 60% a San Mauro e per il resto a Settimo e Torino. Ad oggi sono presenti trecento aziende. L'area è recentemente finita sotto i riflettori dopo che la nota azienda aerospaziale Argotec ha deciso di impegnarsi in un maxi investimento per insediare il suo "Space Park" nelle ex cartiere Burgo.

"Argotec, ma non solo - spiega la sindaca di San Mauro Giulia Guazzora - Molte sono le aziende nell'area industriale del Pescarito che rappresentano eccellenze nell'ambito della produzione nel nostro territorio. Altre potrebbero insediarsi. La nostra Amministrazione insieme ai Comuni di Torino, Settimo e Città metropolitana sta creando le condizioni per rendere l'area sempre più attrattiva".

In quest'ottica si è svolto l'incontro dello scorso 24 novembre nella sala del Consiglio Comunale per un confronto sull'area che ha visto protagonisti Regione, Governo e comuni interessati.

L'incontro con il ministro Pichetto Fratin

In occasione dell'incontro con il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin le sindache di San Mauro e Settimo, Guazzora ed Elena Piastra hanno avanzato richieste precise per il sito in questione.

Il ministro Pichetto Fratin

All'incontro, organizzato dalla sezione locale di Forza Italia, c'erano anche l'assessora alle attività produttive del Comune di Torino Gianna Pentenero, il Ceo di Argotec David Avino, la rappresentante della Cgil di Settimo Alfonsina D'Onofrio, e ancora i vertici regionali e nazionali con l'assessore regionale allo sviluppo delle attività produttive Andrea Tronzano, il senatore e vicecoordinatore di Forza Italia Roberto Rosso.

L'incontro, concepito come un tavolo di confronto dai suoi organizzatori, più che a dare risposte, è servito soprattutto a raccogliere istanze, "un'occasione - come ha sottolineato Federico Messina segretario del circolo sanmaurese di Forza Italia - per mantenere viva l'attenzione su un'area che ha sofferto la deindustrializzazione e il crearsi di vuoti e situazioni di abbandono".

Le richieste di Guazzora e Piastra per rilanciare l'area

Guazzora e Piastra hanno «consegnato» a Regione e Governo un elenco di temi dai quali partire per imbastire il rilancio dell'area industriale. «Fino a qualche anno fa - ha dettagliato la prima - il Pescarito aveva un consorzio col quale l'amministrazione si rapportava. Da qualche tempo non esiste più e dunque c'è una difficoltà di relazione con gli imprenditori e una difficoltà di investimenti per la riqualificazione dell'area, che un Comune come il nostro da solo non può garantire».

Altro tema evidenziato è stato l'arrivo della Metro 2, «esigenza - ha evidenziato Guazzora - non solo di San Mauro ma di tutta l'area metropolitana che non è servita da questi mezzi. E se, come leggiamo dai giornali, ci sono tante imprese straniere che stanno cercando casa, adoperiamoci affinché atterrino su Pescarito, creando sinergie e sistemi tra loro».

La vera questione è quella identitaria: quale identità dare infatti all'area? "Siamo partiti da Argotec - commenta Guazzora - e magari porterà con sé dei sostenitori. Ma in questo momento ipotizzare un percorso su come trovare una vocazione non è semplice. Si può iniziare da serate come questa, dalla prosecuzione del lavoro del tavolo del Quadrante nord-est".

«La prima scelta politica da prendere – ha aggiunto Piastra – è se ci immaginiamo Pescarito di nuovo totalmente legata all'ambito produttivo, per come pensato negli anni '70. E poi c'è una scelta economica che riguarda le infrastrutture, viarie con uno sbraccio dalla ex provinciale 11, e meno visibili come quelle energetiche. Altrimenti non possiamo raccontare che davvero vogliamo il produttivo al Pescarito» ha proseguito, sottolineando anche l'esigenza di una «Modifica alle norme sulle bonifiche», che rendono «Più costoso abbattere e bonificare che usare un terreno vergine».

Le rassicurazioni della Regione

«Sul Pescarito - ha assicurato Tronzano - proveremo a creare un ragionamento, infrastrutture, ad attrarre imprese sfruttando Argotec come chiave di volta per aprire l'attenzione internazionale sul sito, e trasmettendo agli imprenditori l'idea che sono la nostra forza».

Le parole del ministro

In conclusione, la disponibilità da parte del ministro Pichetto Fratin «a modificare il sistema normativo di bonifica, problema di carattere nazionale, in alcune sue parti serio e ambizioso ma eccessivamente aulico. E poi la sfida energetica, che è anche sfida ambientale, ma solo se avremo il coraggio di scollegarci dall'eredità dei nostri nonni e dei nostri padri e di cogliere le opportunità che costituiranno le energetiche e l'idrogeno».

 

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