Microcriminalità: "Settimo ormai è peggio di barriera Milano a Torino"
A Settimo l'opposizione all'attacco sul tema della sicurezza dopo alcuni recenti episodi
L’interpellanza presentata dal gruppo Lega (Alessia Titanio e Manolo Maugeri) e da Italexit (Antonio Borrini) è stata l’ennesima «miccia» per accendere le polveri sul tema sicurezza in città. Un’interpellanza, quella presentata dai tre consiglieri di opposizione, che si riferiva - soltanto per ragioni temporali - all’aggressione a scopo di rapina subita all’inizio del mese di marzo da uno studente accerchiato e rapinato da una baby gang. Episodio a cui, però, nel corso del tempo se ne sono aggiunti altri, come evidenziato da Titanio nel presentare il documento.
Il caso dell'aggressione al barista
«Ci sarebbe piaciuto sentire - ha esordito prima di leggere l’interpellanza -, da parte dell’assessore Brino, quanto è accaduto presso il Petit Bar nei giorni scorsi. Ci farebbe piacere sapere quali sono i criteri con cui questa Amministrazione decide quando è il caso che un’attività chiuda o meno quando succedono questi atti violenti. Nessuno di noi è contento o gioisce per il fatto che un’attività possa essere chiusa per tali fatti, ma vorremmo capire quali siano i criteri, ci risulta che siano stati usate modalità diverse in città, e secondo noi non è corretto nei confronti dei titolari delle attività. A nostro avviso siamo davanti a un’emergenza chiamata microcriminalità ed è arrivato il momento da parte di tutti quanti di smettere di essere indifferenti o pensare che il tema della sicurezza sia soltanto una bandierina che usa l’opposizione per fare sterile polemica».
L’obiettivo è quello di conoscere quali azioni l’Amministrazione intenda mettere in campo per risolvere definitivamente il problema, per «fare in modo che tutti i cittadini si sentano al sicuro», anche se le notizie della cronaca locale «vanno nella direzione contraria».
"Noi non usiamo il tema della sicurezza come una bandierina"
«In questa assise - ha fatto eco Borrini - vorrei soffermarmi non tanto sull’operato del vicesindaco Brino a cui riconosco un assessorato molto complicato e al quale riconosco l’impegno. Bensì vorrei confrontarmi su alcune cose, già affrontate anche nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, e che mi “stonano” un po’. A pagina 122 del Documento Unico di Programmazione si scrive che il tema della sicurezza è “altamente sensibile”. Fino alla premessa è tutto condivisibile. Però noi non usiamo il tema della sicurezza come una bandierina, una frase che per me “stona”».
«Qui dipingono la Città di Settimo come una “banlieu” parigina, qualcuno si era scandalizzato qui dentro per la mia affermazione. A me piacerebbe che si riconoscesse che “non va tutto bene”, che questa non è un’ “isola felice”. Qui a Settimo c’è un’emergenza che si chiama microcriminalità e che va combattuta senza distinzione di colore politico e io sarò qui a ricordarlo fino alla fine del nostro mandato».
"In quattro anni abbiamo visto poco"
«Massima solidarietà alle vittime di questi reati», quella che esprime invece il consigliere leghista Maugeri. «Ringraziamo le forze dell’ordine per il lavoro che svolgono quotidianamente, ma quello su cui non ci troviamo d’accordo è la volontà politica di questa Amministrazione. Sono passati quattro anni dal giuramento della sindaca, ma abbiamo visto poco, solo tanti slogan. Per noi quello che è stato detto sono soltanto parole e alla luce dei recentissimi episodi accaduti nella nostra città vorremmo vedere qualcosa di concreto».
«Noi ci aspettiamo qualcosa di concreto subito e che sindaca e vicesindaco trovino delle soluzioni. Perché parlando con alcuni cittadini ci dicono che Settimo è diventata peggio di Barriera di Milano e che hanno paura a far uscire i figli la sera da soli. A volte saremo anche noiosi a ripetere le stesse cose, ma noi non ci sentiamo al sicuro perché i nostri cittadini non vivono in una città sicura».