L'altra faccia del Villaggio Fiat tra palazzoni e supermercati
A suscitare diversi malumori sono la nuova rotatoria e la pista ciclabile

Si avvia alla conclusione il nostro viaggio nei quartieri, tra i punti di forza dei vari sobborghi e le criticità di cui dovranno farsi carico i candidati a sindaco in corsa per le amministrative 2024.
Case Fiat, seconda puntata
Un viaggio che questa settimana ci trattiene tra le Case Fiat, a cui dedichiamo una seconda puntata del nostro «reportage» prima di passare alle ultime tappe del tour (cioè il Villaggio Olimpia e il centro storico). Dopo esserci concentrati sul cuore di quello che viene considerato «il quartiere operaio di Settimo», infatti, abbiamo attenzionato le aree di confine di questo quadrante, quelle di via Raffaello Sanzio e via Cena, al centro di un acceso dibattito per via della recente urbanizzazione che ha interessato la zona.
L’urbanizzazione
In via Raffaello Sanzio, in particolare, nel giro di pochi mesi sono spuntati un nuovo supermercato, una nuova viabilità e alti palazzi ancora in costruzione. Stravolgimenti che hanno inevitabilmente polarizzato l’opinione pubblica.
«Il nuovo supermercato? Non era necessario – sentienzia per esempio una residente –. Ne ho uno dietro casa, e ce n’è un altro all’imbocco del cavalcavia di corso Piemonte. Siamo circondati, insomma. inoltre questa zona era piena di alberi e sono in molti a lamentarne il taglio. Potevano lasciare un po' di verde, data anche la presenza di altre superfici di vendita intorno».
Alberi che l’amministrazione prevede di ripiantumare con l’ampliamento del parco Berlinguer, già in corso. «Sono privilegiati quelli che abitano qui. In centro non c’è neppure un albero, cosa dovrebbe dire?» commenta infatti una voce fuori dal coro, stando alla quale la scarsità di verde non è certo uno dei problemi del Villaggio Fiat.
Non tutti, inoltre, giudicano negativamente la trasformazione di quello che era uno spazio verde in superficie di vendita. «Noi in realtà siamo contenti dell'apertura del nuovo supermercato perché crea occupazione e movimento» afferma una commerciante. «Lavorativamente parlando, credo che questo asse sia un punto focale dal punto di vista commerciale, perchè situato in una buona zona al confine con San Mauro e Torino. Un’area commerciale non può che aumentare i passaggi». E poi c’è chi conserva posizioni più moderate, o si è ormai arreso alla deriva del “progresso”.
«L’evoluzione sarà questa. Tanto vale abituarsi, anche se davvero non serviva un altro supermercato» interviene un altro cittadino.
Viabilità e i marciapiedi
Altro motivo di discordia la nuova rotatoria: gli automobilisti criticano la gimkana, ma per i residenti ed i commercianti della zona la rotonda contribuisce invece a moderare la velocità in un tratto che, essendo rettilineo, invita a premere sull’acceleratore. «Ci vorrebbero più dossi perché le macchine corrono» arriva anzi a chiedere una commerciante, sostenendo che «Non sono sufficienti quelli realizzati a ridosso della rotonda».
Pericoli che comunque non riguardano solo la strada, ma anche i passaggi pedonali. «Persino le bici ed i monipattini sfrecciano senza prestare particolare attenzione agli altri utenti della strada – sostiene una coppia di settimesi –. Da pedoni, abbiamo rischiato di venire agganciati e falciati più volte da chi percorre la ciclabile. Anche perchè il passaggio pedonale e quello ciclabile non sono ben separati». A queste lamentele si accodano alcuni residenti dell’area, ai quali «la ciclabile arriva praticamente dentro casa», e che hanno indetto perciò una raccolta firme di protesta.

I settimesi si dicono inoltre particolarmente critici anche rispetto allo stato dei marciapiedi, dove «Gli anziani inciampano» oppure si è costretti «A schivare le deiezioni canine disseminate lungo il percorso». Per non parlare del numero dei posteggi, insufficienti all’utenza che gravita nella zona. «Se dovessi fare una richiesta alla futura amministrazione – propone una commerciante – sarebbe di introdurre più parcheggi. Tanti sostano lungo la carreggiata, e ovviamente corrono il rischio di prendere una multa».
La sicurezza
A completare il quadro, la voce dei residenti che invocano maggiori controlli contro la movida sfrenata in alcuni locali. «Ho dovuto allontanare un ragazzo che stava vomitando davanti casa, mettendo in guardia il titolare del locale da cui era uscito che se non avesse dato una regolata ai frequentatori avrei avvisato i Carabinieri». Episodi, a quanto pare, ormai all’ordine del giorno.