Il caso

A San Mauro la caduta dell'ippocastano fa ancora molto "rumore"

La capogruppo FdI contro la Giunta: "I cittadini devono tirar fuori quasi 20mila euro perché la pianta non ha avuto i trattamenti che erano stati consigliati"

A San Mauro la caduta dell'ippocastano fa ancora molto "rumore"
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La caduta del grande ippocastano avvenuta lo scorso anno in piazzetta Gente di Lampedusa torna ad accendere il dibattito in Consiglio comunale di San Mauro Torinese.

A San Mauro la caduta dell'ippocastano fa ancora "rumore"

La caduta dello storico albero avvenuta il 22 marzo 2023, ormai quasi due anni fa quindi, continua ad avere importanti strascichi per la città e ad animare il dibattito politico.

Già nei giorni e nelle settimane successivi al crollo l'opposizione aveva richiamato l'amministrazione comunale alle sue responsabilità mentre da Palazzo si era puntualizzato, carte e relazioni tecniche alla mano, come non si fosse trattato di un episodio prevedibile.

Ora però la questione è tornata di attualità in seguito ai recenti sviluppi che hanno visto protagonisti il Comune e la compagnia assicurativa

L'attacco di Antonetto

Lo scorso 27 febbraio, infatti, se n’è discusso nell’ambito delle variazioni di bilancio presentate. «E' stata inserita - ha puntualizzato la capogruppo di Fratelli d’Italia Paola Antonetto - la parte relativa a una causa nei confronti dell’assicurazione del Comune, che doveva coprire i danni al tetto del Comune danneggiato dalla caduta dell’ippocastano. Su questo punto avevo già espresso i miei pensieri a tempo debito, mi sono documentata ed ho potuto constatare mio malgrado che le cose che si sono dette un anno fa hanno preso forma. E’ stato aperto un sinistro correttamente da parte del Comune per un importo di 17 mila euro per i danni causati al tetto. Su quell’ippocastano abbiamo letto tanti fogli, con pareri di persone qualificate indicate dal Comune per fare valutazioni di natura rilevante per la problematica dei nostri alberi ed in questo caso dell’ippocastano. La compagnia ha risposto dicendo che si eleva riserva in favore della mandante in quanto la caduta dell’albero è da imputarsi ad anomalie strutturali dovute alla presenza di funghi patogeni che ne hanno compromesso l’ancoraggio».

Ha puntualizzato la consigliera: «In pratica non avremo i 17 mila euro per mettere a posto il tetto perché l’albero aveva delle anomalie. Qualcosa di simile ci aveva detto anche l’agronomo. L’assicurazione rescinde anche il contratto col Comune, ma prima il Comune prepara i suoi atti per tentare un accordo bonario, ma l’assicurazione non partecipa perché non vede la possibilità di farsi carico di questo danno. E dunque l’Amministrazione ha incaricato un avvocato per andare in causa. Perché i cittadini di San Mauro devono tirare fuori quasi 20 mila euro in quanto l’ippocastano non ha avuto i trattamenti che erano stati consigliati?».

La replica della sindaca

Sulla questione, questa la replica della sindaca Giulia Guazzora: «L’Amministrazione ha messo in atto quelle che erano le verifiche ed i controlli sull’albero, con tanto di relazione da parte dell’agronomo, la causa che è stata individuata per la caduta dell’albero, ovvero la presenza di funghi patogeni, non era cosa visibile, non era cosa riscontrabile dalle verifiche fatte. E questo emerge anche nella relazione fatta dall’agronomo. La pianta è caduta per una causa che non era comprensibile prima, perché altrimenti avremmo messo in atto tutto quello che poteva essere fatto per evitare che ciò accadesse. ritengo che sia in un’ottica corretta il nostro operato ed è per questo che andiamo a fare una causa di fronte ad una compagnia che ha negato un accordo bonario. Noi siamo sicuri della bontà delle azioni che sono state fatte e delle verifiche che dei tecnici hanno fatto sulla pianta stessa ed è per questo che si intraprende una causa legale. Poi certamente l’esito non lo possiamo sapere ma lo facciamo in un ambito di correttezza del nostro operato. Non è che la pianta fosse stata abbandonata e dimenticata».

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