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Nuovo supermercato della discordia: l'attacco di don Paolo Mignani

"E questa sarebbe una città sostenibile? E' invasa dai supermercati"

Nuovo supermercato della discordia: l'attacco di don Paolo Mignani
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A distanza di qualche settimana ancora non si spengono i riflettori, e le polemiche, sul nuovo insediamento commerciale che sorgerà nei pressi di corso Piemonte, sulla stessa direttrice di altri tre supermercati.

Settimane di polemiche

A poco sono serviti i chiarimenti forniti dalla sindaca Elena Piastra che, con tanto di intervento sui social, ha spiegato come l'accordo tra Comune e privato per la realizzazione del punto vendita risalga al 2012. Motivo per cui l'attuale Amministrazione si trova, in un certo senso, con le mani legate.

Le polemiche non si sono ancora spente. «Era davvero necessario?», è la domanda che continua a rimbalzare nella testa di cittadini e commercianti, preoccupati per la sorte delle loro attività.

La lettera di don Paolo

Il parroco di Mezzi Po, noto per le sue posizioni ambientaliste e a tutela del territorio, ha nei giorni scorsi inviato una lettera al settimanale La Nuova Periferia di Settimo, di cui qui vi riproponiamo qualche passaggio.

«Sul giornale della diocesi di Torino: “La Voce e il Tempo”, in un articolo di qualche mese fa, la Sindaca affermava che a Settimo neanche un centimetro vergine di suolo è stato consumato. Una decina di anni fa lo slogan che girava riguardo a Settimo era: 'Avanti c’è posto per tutti'. Erano gli anni successivi alla costruzione della discarica del Fluff, quando era intenzione dell’allora amministrazione dare la concessione costruire un inceneritore di rifiuti a Settimo. Ricordo lo slogan di chi lottò contro questa idea scellerata: “Settimo non incenerire”. Se non si costruì fu proprio per l’impegno e la lotta dei cittadini di una città già fortemente inquinata».

«Gli anni scorsi - prosegue don Paolo - ci fu tutto uno sbandieramento entusiasta che acclamava “Il bosco in città”, riferito ai due parchi cittadini Parco Berlinguer - che, secondo l’indagine di Legambiente di due giorni or sono, avrebbe subito la perdita di ben 250 alberi, tra morti semimorti e rimossi - e parco De Gasperi. Ci si dimenticò però di dire che hanno anche costruito un po’ più lontano la reale discarica del Fluff, in città».

Tutti i supermercati in città

«E ora siamo al grande annuncio del via alla costruzione di un nuovo Supermercato! Ho fatto una piccola ricerca per vedere all’incirca quanti supermercati oggi sono presenti in città. Eccoli:
1. Carrefour di Via Italia 51 2. Carrefour Express
3. Coop di Via Monte Nero 24;
4. Bennet di Piazza Caduti sul Lavoro, 7
- Alimentari Via Asti, 12;
5. Supermercato Carrefour Express, di Via Cavour, 65;
6. Eurospin di Via Torino, 72;
7. Pinca S.n.c. di Via Asti, 12;
8. Lidl di Corso Piemonte, 1;
9. Crai di Via S. Mauro, 14;
10. Mercatò di Via Gianturco, 10A;
11. iN's Mercato di Via Lombardia, 16;
12. Eurospin "San Giuseppe Artigiano", Via Torino/Via Luigi Einaudi;
13. EG Group - Alimentari Corso Piemonte
14. Carrefour Market Alimentari;
15. Supermercato Carrefour di Via Niccolò Paganini
16. Minimarket Romania di Via Monviso, 17F
17. Panorama;
18. Magazin Romanesc Settimo Torinese di Via Brofferio, 8»

«E questa sarebbe una città sostenibile? - chiede provocatoriamente don Paolo - Come potete notare è una città invasa da supermercati. Dopo la morte dei negozi che ormai sono tutti scomparsi (ed è cosa grave per il loro ruolo di socializzazione e spazio di incontro molto importante), ora condanniamo a morte i piccoli supermercati, per aprirne di più grandi! “Avanti tutti, a Settimo c’è posto!” (l’importante è che portino soldi all’Amministrazione…). E intanto condanniamo a morte il suolo, quel valore grande che ci dà nutrimento e ci fa vivere».

"Dati spaventosi"

Don Paolo quindi riprende i dati dell’intervento di Arnaldo Cirillo, consigliere comunale di 5 stelle: “Spaventoso: il cemento ricopre ormai 21.500 chilometri quadrati di suolo nazionale! Uno scenario in cui Settimo Torinese non è da meno. Questo è molto grave per la salute del pianeta, che papa Francesco chiama “La casa comune”. Il rapporto stilato Dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, negli ultimi anni, ha registrato un costante incremento del suolo vergine che solo nel 2021, giusto per dare qualche numero, ammonta a 1304 ettari - continua Cirillo - Settimo ha superato il 41% del proprio suolo consumato, sopra la media nazionale che è al 37% e nel 2021 ha consumato 16 ettari di suolo vergine pari a 23 campi da calcio. Ora - sempre Cirillo - il consiglio comunale ha dichiarato all’unanimità l’emergenza climatica ambientale: è vero che i comuni subiscono le decisioni dei livelli amministrativi superiori… Questo (e lo sostengo come don Paolo) sovente diventa da parte delle Amministrazioni un alibi che fa comodo, ma che non giustifica la rassegnazione e lo scarica barile abituale - ancor più per le Amministrazioni che si dicono di sinistra! - Questo non ci assolverà dai danni che già ci travolgono e che ancor più ricadranno sulle future generazioni! Scelte causata da un mix di “ignoranza” nel senso di voler ignorare il problema, e del non volersi documentare seriamente, da parte di alcuni politici, Sindaci e neanche della Cittadinanza”.

"Il peccato di voler padroneggiare la natura"

«Un gruppo di Cattolici della Valsusa - riprende il parroco - che da trentatré anni sta lottando contro la Tav, uomini e donne mai ascoltati, sempre tacciati di terrorismo: dicono: “noi siamo sempre bastonati, mai ascoltati”. Questi coraggiosi componenti del gruppo, tuttavia, hanno fatto un lavoro certosino stupendo mettendo a confronto La Laudato Sì’ di papa Francesco, con il progetto Tav - Torino - Lione, dimostrandone l’assurdità, l’inutilità e l’irreversibile male inflitto al creato, al suolo alla natura e quindi all’uomo: si tratta di anti-creazione anti-genesi. Hanno prodotto un libro, tutto scientificamente documentato, presentato anche a Settimo Torinese la sera del 16 giugno 2023, dal titolo “Prendiamoci cura della casa comune”: Laudato Sì’ e progetto Tav Torino-Lione a confronto. Concludo con questo pensiero di papa Francesco: “Siamo vicini a superare molti dei limiti del nostro meraviglioso pianeta, con conseguenze gravi e irreversibili: dalla perdita di biodiversità e dal cambiamento climatico fino all’aumento del livello dei mari e alla distruzione delle foreste tropicali. La disuguaglianza sociale e il degrado ambientale vanno di pari passo e hanno la stessa radice (cfr. Enciclica Laudato Si’, 101): quella del peccato di voler possedere, di voler dominare i fratelli e le sorelle, di voler possedere e padroneggiare la natura e lo stesso Dio. Ma questo non è il disegno della Creazione (26 agosto 2020)”»

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