Il caso

Un nuovo supermercato a Settimo: la rabbia del Movimento 5 Stelle

Il gruppo consiliare si scaglia contro il consumo di suolo e accusa l'amministrazione di "rassegnazione"

Un nuovo supermercato a Settimo: la rabbia del Movimento 5 Stelle
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Un nuovo insediamento commerciale in arrivo in città: dopo l’annuncio del sindaco Elena Piastra sono state tante le reazioni contrarie espresse anche sui social.

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Il nuovo insediamento

 

L'ipotesi dell’arrivo di un nuovo centro commerciale nel quartiere Borgo Nuovo, tra corso Piemonte e l’incrocio con via Fantina, è stata svelata dal sindaco Piastra nel corso del recente incontro pubblico al parco Lama, spiegando anche che l'apertura del nuovo supermercato comporterà modifiche di viabilità su quell'asse.

Nelle ore e nei giorni seguenti la notizia ha iniziato a circolare con grande rapidità sui social tramite un vero e proprio tam tam e, come prevedibile, la maggior parte delle opinioni espresse sono state di forte disappunto per l'ennesimo supermercato.

Il comunicato dei 5 Stelle

Sul fronte politico, a far sentire con particolare forza la propria contrarietà è stato il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di Settimo. Questo il comunicato diffuso nelle scorse ore:

"Non ci scandalizza l’ennesimo nuovo supermercato a Settimo: in questi anni di presenza in consiglio comunale una delle cose che abbiamo scoperto, nostro malgrado, è che 'non sempre dove vedi un prato c’è un prato'; per cui il nuovo L1 di corso Piemonte (riconfermato nella scheda 106 della variante generale del Piano Regolatore, ormai in dirittura di arrivo), non ci coglie di sorpresa. È però il nostro spirito ambientalista ad “urlare” di fronte a questo ennesimo consumo di suolo. Tutti gli studi e i rapporti ambientali considerano ormai il suolo come una risorsa limitata e, visti i tempi estrema-mente lunghi di formazione, si può ritenere che sia una risorsa sostanzialmente non rinnovabile. I suoli che godono di buona salute sono inoltre il più grande deposito di carbonio del pianeta. Questa caratteristica, insieme alla capacità di assorbire acqua come una spugna e ridurre il rischio di allagamenti e siccità (Emilia-Romagna 2023 docet), fa del suolo un alleato indispensabile nella lotta per la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici".

"In Italia - proseguono dal Movimento - c’è un evento franoso ogni 45 minuti e nonostante questo si cementifica ancora. Con una media di 19 ettari al giorno (il valore più alto negli ultimi dieci anni!) e una velocità che supera i 2 metri quadrati al secondo, il consumo di suolo torna a crescere e nel 2021 sfiora i 70 km2 di nuove coperture artificiali in un solo anno. Il cemento ricopre ormai 21.500 km2 di suolo nazionale.
E non esiste un consumo di suolo con “bilancio positivo” (Lo Russo, sindaco di Torino, sul progetto del nuovo ospedale nel parco della Pellerina, sic…)".

"Settimo ha consumato il 41% per cento del suolo"

Quindi la riflessione si sposta in chiave locale: "Settimo Torinese, purtroppo, non è da meno: ormai ha superato il 41% del proprio suolo consumato, sopra la media nazionale (37%). Nel 2021 ha consumato 16 ettari di suolo vergine (pari a circa 23 campi da calcio!). Ora, Il consiglio comunale della nostra città ha dichiarato all’unanimità lo stato di “emergenza climatico ambientale” (oh, ce ne siamo accorti che qualcosa non va...). Se è pur vero che i comuni subiscono per caduta le decisioni dei livelli amministrativi superiori, ciò non toglie che questa rassegnazione e questo scaricabarile non ci assolverà dai danni che queste scelte produrranno, grazie ad un “mix di ignoranza” (nel senso di ignorare il problema) di politici, sindaci e cittadinanza. E probabilmente è compito proprio della cittadinanza prendere coscienza dell’urgenza e spronare politici e sindaci su questo tema".

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