Iniziativa

Un quartiere all’anno per far «rinascere» Gassino

I progetti dell'Amministrazione comunale

Un quartiere all’anno per far «rinascere» Gassino
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Un quartiere all’anno per far «rinascere» Gassino

Gassino

Prendere in mano un diverso quartiere ogni anno per rifargli il look. Questi gli estremi del progetto «Un quartiere l’anno», novità inserita dall’Amministrazione nel Documento unico di programmazione 2021-2023.
Un modo per dare nuovo lustro al «Paese fiorito» - come era stato ribattezzato Gassino ai tempi dell’Amministrazione Varetto, e come recita anche un cartello all’ingresso della città -. Ma anche per rispondere ai cittadini e amministratori che, negli anni, hanno criticato la lista di maggioranza DialoGassino per la poca attenzione all’arredo urbano, alle manutenzioni e alla pulizia del comune.

Il progetto

A occuparsene saranno in concerto l’assessorato all’Urbanistica di Andrea Morelli e quello alle Manutenzioni di Giuseppe Molinari, che lo seguiranno di qui alla fine del mandato, nel 2024, anno entro cui prevedono di ultimarlo.
Ma in cosa consiste, nello specifico? Quali saranno gli interventi e quali quartieri toccheranno? «L’idea è nata per mettere mano agli aspetti più critici di quattro grandi aree della città: il Borgo Nuovo, la zona a valle della Sp590, compresa tra via Ozanam e via Regione Fiore, il centro storico e la zona pre collinare, la porzione di Gassino che va verso Bussolino - spiega Morelli -. E l’obiettivo è di fare un restyling alle parti più ammalorate di questi quartieri».
In particolare «Porzioni di marciapiedi pericolanti e sconnesse, manutenzioni stradali  e piccoli asfaltamenti dove ci sono evidenti buche, messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali, ma soprattutto, manutenzione ai parchi», i bersagli preferiti delle baby gang del territorio. Diversi gli atti di vandalismo che li hanno colpiti, negli ultimi mesi. «In questo caso sostituiremo le panchine rotte e inserimento nuovi giochi. Penseremo poi anche all'illuminazione pubblica», aggiunge l’assessore Morelli.

Primo step: da via Ozanam  a via Regione Fiore

«Anche se prima dobbiamo pensare al bilancio, che porteremo in approvazione ad aprile, ci stiamo già muovendo per far partire in parallelo il progetto», prosegue ancora l’assessore. «Facendo innanzitutto un resoconto degli interventi da eseguire, a partire dalla zona a valle della Sp590 tra via Ozanam e via Regione Fiore».
Il progetto «Un quartiere l’anno» partirà proprio da qui: «In ragione dei tempi più stretti, i primi tre mesi 2021 sono già volati, e perché è la zona con meno interventi da fare. Forse perché è già stata soggetta, in questi anni, a diverse manutenzioni. L'anno prossimo invece ci occuperemo indubbiamente del Borgo Nuovo, zone C6 e C7, perché nonostante sia di più recente costruzione è il quartiere che indubbiamente necessita di più cura».
Il tetto di spesa è ancora da stabilirsi. «Solo quando avremo la fotografia completa di ogni quartiere sapremo prevedere la spesa. Non disponendo però di capitali illimitati, è ovvio che ci concentreremo sui problemi più evidenti e importanti. Prediligendo per esempio la messa in sicurezza di un marciapiede alla ricopertura di una microscopica buca. Ma sempre con l’idea di per dare nuovo lustro alla nostra città».
Chissà se la città, grazie a questi interventi, tornerà a conquistare l’appellativo di comune fiorito.

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