Sanità

Ospedale di Comunità, la collina fa fronte comune e si schiera al fianco di Settimo

Dopo la riunione dei sindaci dell'Asl To4, e il rischio che la struttura di via Santa Cristina possa restare esclus dai fondi del Pnrr.

Ospedale di Comunità, la collina fa fronte comune e si schiera al fianco di Settimo
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Ospedale di Comunità, la collina fa fronte comune e si schiera al fianco di Settimo.

Ospedale di Comunità

Il tema che ha provocato la levata di scudi da parte degli amministratori locali dell’arco collinare, questa volta, è quello dell’Ospedale di comunità di Settimo, che rischia di rimanere escluso dai fondi del Pnrr.

La questione

Durante l’ultima assemblea dei sindaci dell’Asl To 4 Elena Piastra ha colto l’occasione per lanciare un appello ai colleghi, chiedendo loro di sottoscrivere la lettera indirizzata ai vertici dell'Azienda sanitaria locale e all’assessore regionale alla Sanità Icardi per rivendicare l’importanza di trasformare la struttura di via Santa Cristina in Ospedale di comunità.

La posizione dei sindaci collinari

Alla chiamata di Settimo i colleghi hanno risposto in massa, a partire dal sindaco di Castiglione Loris Lovera, che fa sapere: «Il territorio collinare ha fatto rete appoggiando in modo unitario il progetto di Casa di comunità di San Mauro, località più adatta ad ospitarla per densità di popolazione e collegamenti con i comuni della collina. Tuttavia nessuno Ospedale di comunità è previsto nelle vicinanze del nostro territorio. A tale proposito Castiglione è tra le prime firmatarie delle osservazioni depositate dal sindaco di Settimo Elena Piastra. Riteniamo infatti che l’Ospedale civico rispecchi perfettamente i criteri indicati dal ministero per la localizzazione degli Ospedali di comunità: collocato in una delle aree maggiormente popolate della nostra intera Asl, con un bacino di utenti superiore alle 80.000 persone nel raggio di pochissimi chilometri, e una struttura che richiederebbe investimenti contenuti. Confidiamo nella sensibilità dell’Asl e della Regione e riteniamo che terranno conto di questa proposta». Tra i firmatari anche Ettore Mantelli, primo cittadino di San Raffaele. «A Piastra va il mio pieno appoggio, così come espresso alla medesima e nel documento recentemente condiviso dai comuni del nostro territorio».
Per il sindaco di Rivalba Davide Rosso «Il territorio ha bisogno di un Ospedale di comunità. Considerando il perimetro e la distribuzione della popolazione nelle zone coperte dall’Asl To4, avere un presidio di questo tipo a Settimo è necessario. Inoltre è una richiesta legittima ed intelligente quella di valutare l’Ospedale di comunità non in sostituzione agli altri già individuati a Chivasso, Ivrea e Crescentino, ma in aggiunta. Lasciare svuotata di una struttura tanto importante la zona del Po mi sembra una scelta un po’ forte». Da Gassino, comune che in alternativa a San Mauro si era proposto per ospitare la Casa di comunità nel polo sanitario di via Speranza, il sindaco Paolo Cugini riferisce «Già un mese fa avevamo presentato una lettera simile ed ora ne abbiamo sottoscritta una seconda. L'Ospedale di Settimo è infatti una struttura importante anche in ottica intercomunale perché fa da riferimento per le strutture di via Speranza a San Mauro, via Foratella e al comparto socio assistenziale. In ottica mutualistica non possiamo sostenerci da soli».
Sostegno anche dalla sindaca di San Mauro Giulia Guazzora, che ha di recente ricevuto l’appoggio di Asl per l’istituzione in via Speranza di una Casa di comunità, ora in attesa del verdetto di Regione. «L’appello fatto da Piastra è condiviso. L’ospedale rappresenta un punto di riferimento per il territorio dell’Unione net che altrimenti rimarrebbe scoperto».
Per quanto riguarda Sciolze, la sindaca Gabriella Mossetto puntualizza: «Noi abbiamo sempre sostenuto Settimo in quanto l’ospedale è una realtà territoriale importante anche se contestualmente stiamo portando avanti, con i sindaci del ex distretto 29 , la necessità di avere una casa di comunità Il servizio sanitario deve essere implementato e non certo ridotto».
Medesima anche la posizione dell’Amministrazione di Cinzano, con il sindaco Emilio Longo: «E’ una necessità importante per il nostro territorio».

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