Settimo Torinese

Ospedale di Comunità. Piastra mobilita i colleghi

E’ stata proprio la prima cittadina settimese a presentare la raccolta di firme dei sindaci del territorio interessati al progetto.

Ospedale di Comunità. Piastra mobilita i colleghi
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Ospedale di Comunità. Piastra mobilita i colleghi.

Ospedale di Comunità

Una rivendicazione necessaria ma che la sindaca di Settimo Elena Piastra vuole che non vada «a discapito» di altre realtà. Sul tavolo della discussione, questa volta, ci è finito il progetto dell’Ospedale di Comunità. Un’iniziativa in cui Settimo sperava, a maggior ragione dopo alcune prime rassicurazioni che erano state avanzate sulla possibilità di realizzarlo in Città. Ma bisogna andare con ordine. Al centro dell’attenzione ci sono i fondi del Pnrr, il piano nazionale di Ripresa e Resilienza, che prevede tra i vari obiettivi anche quello di rafforzare l’assistenza sanitaria territoriale. Quale miglior occasione, in un momento di particolare incertezza sul suo futuro, per provare a rilanciare anche la struttura dell’«hopital» di via Santa Cristina. Una richiesta, quella di comprendere nel progetto l’ospedale di comunità di Settimo e la «casa di comunità» di San Mauro che era stata avanzata in una riunione del 20 settembre scorso. «Il 2 dicembre - spiega la sindaca - abbiamo scoperto che l’ospedale di comunità di Settimo era stato escluso dal progetto».

La riunione dell'assemblea dei sindaci dell'Asl To4

Così, lo scorso giovedì nel corso di una riunione dell’assemblea dei sindaci dell’Asl To4 alla presenza del direttore Scarpetta e dell’assessore alla sanità Luigi Genesio Icardi, la sindaca non ci ha pensato due volte a fare le sue rimostranze. E’ infatti intervenuta per chiedere di rivalutare seriamente l’ipotesi di realizzare quest’opera sul territorio di Settimo. Che, secondo quanto si apprende, non avrebbe neanche particolari costi aggiuntivi. Non fosse altro che i mille metri quadri del pian terreno dell’ospedale di Settimo sono di piena proprietà dell’Asl To4. «Non ci sarebbero quindi da sostenere - aggiunge la prima cittadina - costi aggiuntivi per lo spostamento degli ambulatori. Ci è stato detto che si farà una valutazione alla luce delle osservazioni raccolte».

Tutto il territorio "unito"

Osservazioni che non arrivano solo ed esclusivamente la città di Settimo, ma tutto il territorio limitrofo e del chivassese. Ancora una volta la Piastra è riuscita a coinvolgere i colleghi con la fascia tricolore nella sottoscrizione di un vero e proprio documento che trasmetta alla Regione la preoccupazione per un’esclusione di questo genere. «Non c’è alcun motivo per non realizzare un progetto di questo genere. Partiamo da un dato oggettivo: la nostra Asl ha caratteristiche e un territorio particolarmente frastagliati e con una serie di problemi. Gli investimenti che noi chiediamo di sostenere oggi sono in funzione dell’Asl To4 di domani». E, sottolinea, «Io non ho chiesto di togliere alcuno degli altri tre ospedali di comunità che sono stati previsti. Semplicemente di ragionare sul fatto che il nostro territorio ha un potenziale bacino di utenza di 200mila persone, troppe per mandarle così distanti per usufruire di un ospedale di Comunità». «La realtà dell’ospedale di Settimo è già infrastrutturata per ospitare una realtà di questo genere, non vorrei trovarmi nell’imbarazzo di dover spiegare ai miei concittadini che un progetto del genere a beneficio di tutti non possa essere realizzato per chissà quali ragioni». Senza dimenticare che una scelta di questo genere getterebbe ulteriori ombre sul futuro dell’ospedale di via Santa Cristina per cui non è ancora stato ufficializzato un vero e proprio futuro. Nonostante le promesse, arrivate dalla Regione su una volontà di potenziare la struttura che dovrebbe passare a gestione pubblica, non è ancora stata resa nota alcuna «prossima mossa».
Non resta che attendere le valutazioni che saranno fatte sulla richiesta di Elena Piastra e degli altri numerosi sindaci del territorio che hanno deciso di sottoscrivere la lettera sottoposta all’attenzione dell’assessore Icardi e del direttore dell’Asl To4 Scarpetta. Basteranno le firme e le richieste dei sindaci a convincere la Regione a fare marcia indietro e a prevedere nuovamente Settimo tra le sedi di Ospedale di Comunità?

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