Scontro

Nuovo ponte Castiglione-Settimo: sul milleproroghe scoppia la polemica politica

La Lega di Settimo esulta e parla di opera "salvata" dandone il merito ai vertici del Partito e al Governo ma il Pd non ci sta: "Non c'è nulla di cui vantarsi..."

Nuovo ponte Castiglione-Settimo: sul milleproroghe scoppia la polemica politica
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La riapertura dei termini per l'affidamento dei lavori del ponte tra Settimo Torinese e Castiglione Torinese, grazie a un emendamento al decreto Milleproroghe, ha acceso un acceso scontro politico tra Lega e Partito Democratico.

Il botta e risposta avvenuto tramite post social

Ponte Castiglione-Settimo: sul milleproroghe è polemica

Grazie all'approvazione di un emendamento al decreto Milleproroghe in commissione Affari costituzionali, la scadenza per l'affidamento dei lavori è stata posticipata di un anno, al 31 dicembre 2025. Un provvedimento che, oltre a riaccendere le speranze di vedere realizzati alcuni importanti ponti nel Torinese tra cui quello tra Settimo e Castiglione, atteso da tempo, ha infiammato anche il dibattito politico.

Mentre il centrodestra esulta e si attribuisce il merito del risultato, il Partito democratico accusa il Governo di aver prima messo a rischio l'opera e ora di appropriarsi indebitamente del suo salvataggio.

L'esultanza della Lega

La prima "mossa" è stata quella della Lega di Settimo che, nella giornata di lunedì 17 febbraio, ha diffuso un post sui social per celebrare il provvedimento:

"Grazie all'Emendamento al Decreto Milleproroghe, che ha spostato al 31/12/2025 la scadenza dei termini per l'affidamento dei lavori, il ponte tra Settimo e Castiglione è salvo. Grazie alla Lega e al Governo per questo importante risultato. Come Gruppo Lega Settimo Torinese abbiamo fatto la nostra parte a livello locale, votando favorevolmente un Ordine del giorno presentato dalla maggioranza. Crediamo che lavorare per gli interessi della comunità sia fondamentale, indipendentemente dal colore politico di appartenenza."

La reazione del Pd

A stretto giro è arrivata la replica del PD di Settimo, che ha contestato la narrazione della Lega, sostenendo che il rischio per il ponte fosse proprio conseguenza dell'operato del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, leader della Lega:

"Il rischio per il ponte di Castiglione nasce solo ed esclusivamente per effetto della decisione del Ministro delle Infrastrutture, ovvero Salvini, che con il Decreto infrastrutture voleva sottrarre i fondi per realizzarlo. Quindi l’emendamento al Decreto Milleproroghe non è un intervento di cui vantarsi, ma un parziale ripensamento del Parlamento dopo le proteste di amministratori e enti locali, tra cui anche Settimo.  E’ solo un parziale ripensamento del Parlamento (dopo le proteste da parte di tanti sindaci, amministratori ed enti locali, tra cui anche Settimo) anche da parte di chi quel ponte, nonostante fosse già approvata la progettazione preliminare e fossero stati incrementati i fondi per finanziare l’intera opera (da parte di Regione Piemonte), non voleva più farlo, togliendo un’opera fondamentale per i collegamenti sul nostro territorio.

"Il ponte non è salvo"

Entrando ancor più nel merito, secondo il PD, l'emendamento non garantisce affatto la realizzazione del ponte, ma lo inserisce in una specie di "Purgatorio", una lista di opere la cui fattibilità è ancora condizionata a verifiche economiche e operative da parte del Ministero.

Il Pd quindi riassume: "Il ponte non è salvo e rimane a rischio" e "il rischio per il ponte è l’effetto di una decisione del ministro e segretario della Lega Salvini".

E il comunicato conclude: "Scrivete 'grazie alla Lega e al Governo per questo importante risultato', ma no, non c’è alcun merito: è solo un parziale ripensamento di chi quel ponte non lo voleva (e forse ancora non vuole) più fare".

Il PD conclude assicurando che continuerà a vigilare e a collaborare con le istituzioni per garantire la realizzazione dell’opera, senza "prendere in giro i settimesi".

La realizzazione del ponte tra Settimo e Castiglione resta dunque al centro del dibattito politico locale. Mentre il centrodestra esulta per il rinvio dei termini, il centrosinistra avverte che l'approvazione dell'emendamento non rappresenta ancora una garanzia. Il futuro dell'opera dipenderà dalle prossime decisioni del Ministero e dagli sviluppi burocratici che seguiranno nei prossimi mesi.

La controreplica di Maugeri

Osservazioni e critiche che non sono andate giù al segretario cittadino della Lega Settimo Torinese Manolo Maugeri, che ha così replicato al Pd:

La decisione del Ministro Salvini di prorogare il termine per l’affidamento dei lavori al 31 dicembre 2025 - proroga resasi necessaria a causa del mancato rispetto dei termini per l'aggiudicazione dei lavori da parte di Città Metropolitana a guida PD - è un risultato importante per il nostro territorio, che dimostra l'efficacia dell'azione della Lega a favore delle comunità locali. Nonostante i tentativi di screditare il nostro operato, il lavoro concreto per la salvaguardia di quest’opera da parte della Lega è sotto gli occhi di tutti. Il PD, invece di cercare pretesti per sminuire gli altri, farebbe bene a concentrarsi su soluzioni per il bene di Settimo, senza cercare di ergersi a detentore esclusivo della verità.
La tesi del PD, che cerca di ridurre questo emendamento a un "parziale ripensamento" del Parlamento, è quanto meno riduttiva. Se fosse stato solo un "ripensamento", come sostengono, perché non siamo stati in grado di garantire questa proroga senza l’emendamento al Senato?

E Maugeri aggiunge:

La sinistra settimese parla di "Purgatorio" per il ponte tra Settimo e Castiglione, ma questa è l’ennesima interpretazione distorta dei fatti da parte loro, come spesso avviene: la realizzazione di qualsiasi grande opera pubblica deve passare attraverso una serie di fasi, verifiche e valutazioni. L'emendamento non risolve tutti i problemi, ma consente di riprendere un percorso, che altrimenti si sarebbe fermato. Il PD, invece di criticare il nostro operato, farebbe meglio a riconoscere che l’unico modo per realizzare quest’opera è continuare a lavorare insieme, al di là delle bandiere politiche, con soluzioni concrete e tempestive.

Quindi la conclusione

Come Lega Settimo Torinese continueremo a vigilare sul progetto e a collaborare con tutti gli Enti coinvolti per garantire che la realizzazione dell'opera venga portata a termine, ma senza cadere nel gioco delle strumentalizzazioni politiche. Il nostro obiettivo è il benessere della comunità, non la propaganda. Se il Partito Democratico di Settimo ha realmente a cuore il bene della comunità, si concentri sullo sviluppo dell’opera, senza fare retorica.

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