Consiglio comunale

Ponte sul Po: il Comune di Settimo chiede al Governo di confermare i fondi

Maggioranza e Lega hanno votato la mozione per chiedere al Parlamento una proroga di un anno per completare la progettazione

Ponte sul Po: il Comune di Settimo chiede al Governo di confermare i fondi
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Approvato l'ordine del giorno presentato dalla maggioranza nell’ultimo consiglio comunale svoltosi venerdì 31 gennaio 2025 a Settimo Torinese.

Ponte sul Po: il Comune di Settimo chiede al Governo di confermare i fondi

La maggioranza consiliare di Settimo ha presentato un ordine del giorno per sostenere l’inserimento all’interno del decreto Milleproroghe (in fase di discussione in Senato) della conferma dei fondi che erano stati affidati nel 2018 alla Città Metropolitana di Torino per il rifacimento del ponte sul Po, tra Settimo e Castiglione.

L’ordine del giorno è stato votato dalle forze di maggioranza e dalla Lega Settimo Torinese mentre Fratelli d’Italia ha deciso di astenersi.

"Il ponte - fa sapere il Pd settimese - rappresenta il principale collegamento tra la nostra città e i comuni della collina: nel 2017, quando dopo l’alluvione si era dovuti intervenire con la sistemazione di un pilone e la sostituzione provvisoria di un tratto danneggiato, la chiusura durata circa un anno ha provocato numerosi disagi, ed è per questo motivo che era partita la progettazione di un nuovo ponte con un collegamento ciclopedonale, che è stato finanziato sia dal cosiddetto 'Decreto Ponti', sia dai fondi UE di sviluppo e coesione (affidati alla Regione)".

E dal Partito democratico proseguono: "La scelta di bloccare i fondi ministeriali, attraverso il Decreto Infrastrutture di settembre, che ha fissato come termine ultimo per la progettazione esecutiva il 31 dicembre 2024, rischia di compromettere un’opera importante per il nostro territorio, in una fase nella quale la Città Metropolitana (seppur con qualche ritardo) stava completando le progettazioni degli interventi più complessi. Per questo motivo, abbiamo fatto squadra insieme ai Comuni della collina, che in questi giorni stanno anch’essi approvando l’ordine del giorno, e al Consiglio Metropolitano nel chiedere al Parlamento di prorogare di un anno – come richiesto da ANCI, ALI e UNCEM – i termini per la progettazione esecutiva, in modo da poter far partire i lavori".

 

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