Troppe le incongruenze

Monitoraggio Covid, continua la battaglia della sindaca di Sciolze per migliorare il portale a disposizione dei primi cittadini

E' pronta a rivolgersi anche al presidente Alberto Cirio

Monitoraggio Covid, continua la battaglia della sindaca di Sciolze per migliorare il portale a disposizione dei primi cittadini
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Monitoraggio Covid, continua la battaglia della sindaca di Sciolze per migliorare il portale a disposizione dei primi cittadini.

Monitoraggio Covid

Non le manda a dire Gabriella Mossetto, sindaca di Sciolze, in merito al malfunzionamento del portale che traccia il numero dei positivi e su una piattaforma che ancora oggi, a distanza di tempo, manifesta evidenti lacune.

La presa di posizione

Due- secondo la Mossetto- i tasselli mancanti. E il primo riguarda proprio il disservizio presente per la mappatura dei contagi. Un problema già denunciato da alcuni suoi colleghi. «È da mesi, ormai, che mi ritrovo a fare i conti con un sistema che mi attribuisce positivi che non sono del mio Comune- racconta la prima cittadina-. Ho gente che vive a Riva presso Chieri o a Bardassano, che non ha proprio nulla a che vedere con Sciolze», si sfoga Mossetto, che ammette di essere stufa di questi continui errori. «È da tempo ormai che va avanti così- confessa la sindaca-. Ho segnalato il problema all'Asl e alle autorità competenti, ma sono stata continuamente rimbalzata tra un posto e un altro senza mai risolvere effettivamente il problema. Per fortuna, quando vedo nomi di positivi che non mi suonano familiari, ho modo di riconoscere l'appartenenza ad un altro Comune grazie all'anagrafe, ma così non va bene», dichiara senza troppi giri di parole. Ma non c'è solo il malfunzionamento del sistema al centro delle polemiche di Mossetto. La prima cittadina di Sciolze, infatti, è da tempo che sottolinea come sarebbe necessario, per un sindaco, poter avere accesso ai nomi delle persone vaccinate. E alla luce dell'ultimo dpcm e della nuova ondata record di contagi, Mossetto rilancia la sua proposta. Anzi, la sua battaglia. «Io non ho idea di chi sia vaccinato nella mia realtà territoriale. Qualche cittadino che conosco, magari, te lo dice apertamente, ma tanti altri sono restii a parlarne ed è tutto una nebulosa», dichiara la sindaca, confessando di sentirsi «una sorta di Don Chisciotte». «Ho segnalato il problema anche in Regione, ma mi sembra di combattere contro dei mulini a vento- ammette-. Il sindaco è un pubblico ufficiale, ha fatto un giuramento di riservatezza, e non capisco come mai non possa accedere a queste informazioni, che permetterebbero di avere una mappatura più chiara del territorio e di portare avanti una campagna di sensibilizzazione con chi è scettico a vaccinarsi».

Pronta a rivolgersi al presidente Cirio

«Io non mollo - conclude -, e continuerò a battermi per farmi sentire. Scriverò a Cirio, sperando di ricevere risposte e chiarimenti», garantisce Mossetto, rivendicando con forza il ruolo e i diritti di un sindaco.

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