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Il Piemonte rimane zona gialla anche la prossima settimana

Grazie al potenziamento dei posti letto, sia in area medica che in terapia intensiva.

Il Piemonte rimane zona gialla anche la prossima settimana
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Il Piemonte rimane zona gialla anche la prossima settimana.

Piemonte zona gialla

Anche la prossima settimana il Piemonte resterà in zona gialla. E' questo quello che emerge dal pre report settimanale del Ministero della Salute.

I dati

Nella settimana 3-9 gennaio in Piemonte il numero dei nuovi casi e dei focolai cresce, come nel resto del territorio nazionale. IL’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi passa da 1.44 a 1.88 e la percentuale di positività dei tamponi sale al 30%.

L’incidenza è di 2.227,32 casi ogni 100 mila abitanti.

Il tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva è del 23,2% e quello dei posti letto ordinari è del 28,4%. Il Piemonte si conferma in zona gialla.

Scongiurata, per ora, la zona arancione, che avrebbe portato anche nella nostra Regione, all'intrata in vigore di nuove restrizioni.

Il punto della situazione

“In queste settimane è stato fatto un lavoro di potenziamento della disponibilità di posti letto da destinare ai pazienti Covid - spiega l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Questo, in condivisione con il Ministero, e in linea con quanto già fatto da altre Regioni, ci ha consentito di aggiungere in area medica altri 970 posti ai 5.824 che facevano già parte della potenzialità del Piemonte. In particolare 500 nuovi posti sono frutto della collaborazione con il sistema sanitario privato e gli altri della riorganizzazione nelle aziende sanitarie previste dal nostro piano pandemico. Restiamo in zona gialla osservando negli ultimi giorni un rallentamento della crescita dei nuovi casi, segnale positivo e indicativo dell’avvicinamento al plateau, ma questo non significa che possa calare il nostro livello d’attenzione e resta massimo l’impegno nel garantire la migliore assistenza ai cittadini che nelle prossime settimane potrebbero averne bisogno. E oggi più che mai è importante che chi non ha ancora aderito alla campagna vaccinale lo faccia, perché è l’unico modo che abbiamo per contenere le ospedalizzazioni nelle forme gravi a cui può portare il Coronavirus”.

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