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Istituita la giornata per ricordare le Vittime dello stadio Heysel

Il 29 maggio di ogni anno

Istituita la giornata per ricordare le Vittime dello stadio Heysel
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Istituita la giornata per ricordare le Vittime dello stadio Heysel.

Heysel

Con un emendamento alla legge regionale del primo ottobre 2020, la Regione Piemonte, oggi, martedì 9 febbraio 2021,  al fine di preservare la memoria delle vittime dello stadio Heysel, istituisce la giornata in memoria delle “Vittime dell’Heysel” nella data simbolo del 29 maggio di ogni anno.

Gli obiettivi

La giornata si propone di istituzionalizzare il ricordo della tragedia dell’Heysel e di promuovere i più alti valori dello sport e contrastare ogni forma di violenza nelle competizioni sportive.

Con l’emendamento si intende istituire la giornata del ricordo delle 39 vittime dello stadio Heysel di Bruxelles che persero la vita il 29 maggio 1985 in occasione della finale di Coppa dei Campioni tra Liverpool e Juventus.

Fu un momento davvero tragico, che  molti ancora ricordano. Un evento sportivo che doveva rappresentare una vera e propria festa, infatti, si è trasformato in una grandissima tragedia con la  morte di persone innocenti, che erano allo stadio solo per tifare per la loro squadra del cuore.

Una tragedia che è stata raccontata in diretta tv. Un evento importante come la finale della Coppa dei Campioni (attuale Champions League) è da sempre seguito da milioni di persone.

Questa giornata ha lo scopo di promuovere i più alti valori dell’etica nello sport come la lealtà, il rispetto dell’avversario e al contempo di stigmatizzare ogni forma di violenza durante le competizioni sportive.

Un significato importante

Spiegano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l'assessore allo Sport Fabrizio Ricca:

“Il nostro è un gesto simbolico che però vuole avere anche un effetto pratico: istituzionalizzare ufficialmente una giornata dedicata alla memoria di tutte le persone che persero la vita all’Heysel vuole dire tener vivo il ricordo di tanti innocenti uccisi da una violenza brutale e immotivata ma vuole anche dire costringerci tutti a riflette sulla necessità di modelli di tifo positivi e non violenti. Lo sport è una delle cose che più ha la capacità e la missione di unirci, per questo una giornata come quella che abbiamo deciso di dedicare ai nostri connazionali morti in Belgio ha tra i suoi obiettivi quello di farci riflettere”.

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