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Il Movimento 5 Stelle insiste: vota con la maggioranza «ma»…

Durante la discussione sulla variante al piano regolatore, la capogruppo ha chiesto trasparenza ed un maggior coinvolgimento dei cittadini

Il Movimento 5 Stelle insiste: vota con la maggioranza «ma»…

Il Movimento 5 Stelle insiste. Durante la discussione in Consiglio comunale sulla prima variante al piano regolatore, la capogruppo Anna Sanfilippo ha chiesto all’esecutivo più trasparenza e un dialogo continuativo tra istituzioni, tecnici e la comunità.

Il Movimento 5 Stelle insiste

Si riapre in maggioranza il «caso» del Movimento 5 Stelle. Sotto gli occhi attenti dell’opposizione, la discussione sulla variante parziale al piano regolatore ha tracciato una nuova «distanza» tra la capogruppo pentastellata, Anna Sanfilippo, e gli alleati di governo. E non si tratta di un episodio isolato. Solo ad aprile, infatti, la leader del M5S non aveva lesinato all’esecutivo alcune stoccate rispetto ai risultati del rendiconto, «bacchettando» anche il suo collega di partito, l’assessore Arnaldo Cirillo.

Adesso, durante il Consiglio comunale di giovedì scorso, è arrivato una sorta di «bis» con un intervento dai toni meno netti ma altrettanto pungenti. «Amministrare una città come la nostra richiede idee chiare, obiettivi concreti e una strategia precisa. Dobbiamo procedere con determinazione senza perdere di vista le priorità da perseguire – premette Sanfilippo -. Grazie al Pnrr abbiamo avuto una spinta preziosa che ora dobbiamo saper valorizzare anche nella pianificazione urbanistica. La nostra città deve continuare ad evolversi, tutelando i cittadini e preservando il territorio. Dobbiamo favorire la partecipazione del privato solo laddove questa contribuisca al bene comune, utilizzando le aree già inutilizzabili per generare nuova qualità urbana. È indispensabile, anche come forza di maggioranza, valutare con attenzione i benefici reali che ogni modifica porterà alla comunità».

Il peso politico della variante

Entrando nel merito, Sanfilippo pone l’attenzione su alcuni interventi inseriti nella variante, come la riqualifica dell’ex cinema e le azioni previste in zona Cebrosa. «Questi interventi offrono opportunità reali ma richiedono visione a lungo termine e impegno costante», avverte la capogruppo, sottolineando che «non basta il supporto tecnico» ma serve «un controllo rigoroso sugli impatti e una chiara direzione politica». Per la capogruppo, infatti «ogni intervento sul suolo deve essere accompagnato da un bilancio ambientale puntuale» e «le nuove destinazioni produttive devono essere monitorate in termini di impatto energetico e idrico con strumenti che consentano alla cittadinanza di conoscere, valutare e partecipare».

Poi, la puntualizzazione rispetto al peso della variante, presentata come un insieme di modifiche per lo più tecniche e puntuali. «Come ha detto la sindaca, è tecnica ma il suo impatto è politico e sociale. Questa variante parziale, nella sua apparente tecnicità, deve diventare un’occasione di rigenerazione, coesione e trasparenza – rimarca -. Il Movimento 5 Stelle, come forza di maggioranza, è qui per sostenerla ma anche per vigilare affinché le promesse diventino realtà concrete, visibili e misurabili. Riteniamo indispensabile un piano di comunicazione pubblica, accessibile, che includa momenti di consultazione con i cittadini, report online e un dialogo continuativo tra istituzioni, tecnici e la comunità. Il territorio non si governa solo con gli strumenti ma anche con la fiducia che va costruita insieme, giorno dopo giorno, trasformazione dopo trasformazione».

È soprattutto un appello alla trasparenza quello che lancia la grillina nel corso di un’analisi che, a tratti, è suonata se non come un’opposizione interna almeno come la volontà di evidenziare che non si tratta di un appoggio incondizionato. I grillini non si smarcano dalla variante ma non nascondono neanche l’intenzione di voler vigilare sull’operato dell’Amministrazione. «Il nostro voto sarà favorevole, ovviamente con spirito costruttivo», ha puntualizzato Sanfilippo.

La replica di Piastra

«L’urbanistica è per sua natura l’arte della partecipazione. Lo dice la legge nazionale. È obbligatorio pubblicare quello che portiamo questa stasera che è figlio di osservazioni pubbliche. La partecipazione è insita dell’urbanistica e non occorrono comitati di quartiere, perché la legge la tutela come strumento partecipativo», ha chiarito la sindaca Elena Piastra rivolgendosi alla Lega. Un passaggio che, però, alla luce delle precedenti affermazioni della pentastellata, qualcuno ha letto non solo come una replica al Carroccio ma anche come una risposta indiretta, e velata, a Sanfilippo.