Settimo Torinese

Daniel amministratore di Patrimonio e Sat ma la Lega non ci sta: "Trasparenza negata"

I consiglieri Manolo e Moreno Maugeri insorgono: "Si tratta forse di una manovra per accentrare potere nelle mani dei soliti noti?"

Daniel amministratore di Patrimonio e Sat ma la Lega non ci sta: "Trasparenza negata"
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La sindaca Elena Piastra ha deciso ma l'opposizione non ci sta.

Nella foto Nino Daniel

Nino Daniel amministratore di Patrimonio e Sat

Da giorni Lega e Fratelli di Italia di Settimo Torinese avevano acceso i riflettori sull'imminente nomina dell'amministratore unico di Società Patrimonio Città di Settimo Torinese Srl, chiedendo che le audizioni dei candidati fossero pubbliche in nome di una maggiore trasparenza data la strategicità che la società in questione riveste per il territorio settimese. Patrimonio infatti gestisce e coordina le attività manutentive del territorio.

La richiesta non era stata accolta e l'amministrazione comunale guidata dalla sindaca Elena Piastra aveva proseguito sulla strada tracciata, seguendo quanto prevede il regolamento approvato a luglio dal Consiglio comunale, ossia che «il potere di nomina, designazione e revoca dei rappresentanti del Comune» spetta al primo cittadino.

Una strada che ha portato alla conferma di Nino Daniel come amministratore unico non solo di Patrimonio ma anche di Sat, le due «braccia operative» del Comune di Settimo.

Daniel, ex assessore, ottiene quindi due poltrone strategiche nel segno della continuità. Decisione che ha suscitato la ferma contrarietà dell'opposizione. In particolare la Lega parla di "trasparenza negata in nome della spartizione politica".

Lega: "Trasparenza negata in nome della spartizione politica"

Questo il comunicato sottoscritto dai consiglieri Manolo e Moreno Maugeri:

"Suscita forti perplessità la recente doppia (ri)nomina di Daniel, già Amministratore di SAT e continua ad esserlo, a nuovo Amministratore Unico di Patrimonio Srl. Una decisione che sembra configurarsi come un'ennesima operazione di spartizione politica, molto probabilmente già messa a punto in campagna elettorale. È lecito chiedersi perché l'amministrazione abbia scelto di affidare un ruolo così importante a una figura che già ricopre una posizione di rilievo come Amministratore di SAT. Le motivazioni che giustificano una simile doppia nomina non sono state chiarite e appaiono alquanto fragili. Si tratta forse di una manovra per accentrare potere nelle mani dei soliti noti? Daniel è già stato Amministratore di Patrimonio nella scorsa legislatura comunale, dunque è lecito affermare che il principio di rotazione dovrebbe essere applicato anche nelle nomine delle amministrazioni delle società partecipate".

E la riflessione prosegue:

"Il processo di selezione appare ulteriormente compromesso dalla gestione dell’avviso pubblico, che sembrerebbe essere stato redatto solo per salvare le apparenze. È difficile non pensare che si tratti di una farsa, un passaggio formale che non aveva l'obiettivo reale di trovare il candidato più competente, ma piuttosto quello di confermare decisioni già prese a monte. Un'operazione di facciata che tradisce lo spirito di trasparenza e imparzialità che ogni selezione pubblica dovrebbe garantire".

"Un ulteriore elemento di preoccupazione è la mancata audizione pubblica dei candidati richiesta da noi come Gruppo Lega Settimo Torinese, prima in Capigruppo, poi per via formale mediante una nota. Non esiste alcun divieto che osti alla realizzazione di un'audizione trasparente, aperta alla cittadinanza e agli organi di controllo. Eppure, la scelta di negare questo passaggio democratico solleva il sospetto che si volesse evitare un confronto aperto e onesto, nel timore che emergessero alternative valide o più idonee al ruolo. La trasparenza, in questo caso, è stata sacrificata a favore di una decisione calata dall’alto".

Quindi dal Carroccio concludono:

"Le nomine nelle società partecipate devono rispondere ai criteri di competenza, imparzialità, trasparenza. Invece ci troviamo di fronte all'ennesimo esempio di gestione clientelare, dove la tessera di partito e l’appartenenza politica sembrano prevalere sul merito. Chiediamo dunque all’Amministrazione di fare chiarezza, di spiegare apertamente le ragioni che hanno portato a questa nomina e di rendere conto del mancato rispetto delle procedure di trasparenza. In nome della trasparenza e della meritocrazia, rinnoviamo la nostra richiesta d maggiore chiarezza e di un processo di selezione realmente aperto, onesto e trasparente".

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