Vaccino anti - influenzale, le precisazioni della Regione: "Le dosi non mancano, la campagna procede secondo la programmazione"
E' intervenuto l'assessore regionale Luigi Icardi
Vaccino anti - influenzale, le precisazioni della Regione: "Le dosi non mancano, la campagna procede secondo la programmazione".
Vaccino anti - influenzale
Sul vaccino influenzale, e le preoccupazioni da parte di diversi Comuni, lanciate anche dalla sindaca di Settimo Elena Piastra, per le forniture col "contagocce", arrivano le puntualizzazioni dell'assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi: "Le dosi di vaccino non mancano, la campagna procede secondo la programmazione".
I numeri
Dalla Regione si sottolinea che in meno di due settimane dall’inizio della campagna vaccinale antinfluenzale (26 ottobre) sono stati vaccinati oltre 318 mila cittadini piemontesi rientranti nelle fasce a rischio (65 anni e soggetti fragili) e con età superiore ai 60 anni. I medici di medicina generale hanno ancora a disposizione, in questo momento, oltre 170 mila dosi e 50 mila sono in consegna. Altre 150 mila dosi arriveranno la settimana prossima.
Spiega l'assessore Icardi:
«Fin dal mese di giugno abbiamo concordato con le associazioni di categoria dei medici di medicina generale che le prenotazioni vengano diluite il più possibile in modo omogeneo per tutta la durata della campagna vaccinale, tenuto conto delle modalità di approvvigionamento previste dalle ditta che ha vinto l’appalto, oltre che dell’esigenza di evitare assembramenti e di consentire una corretta conservazione del vaccino, evitando sprechi di dosi. Può verificarsi che l’errata programmazione da parte di alcuni medici di medicina generale che non hanno tenuto conto della disponibilità del vaccino nella gestione delle prenotazioni abbia causato delle carenze di vaccino in alcune realtà locali, ma deve essere chiaro che il vaccino non manca e la campagna sta procedendo secondo la normale programmazione dei mesi scorsi, con la fattiva collaborazione degli stessi medici».
Dalla Regione, inoltre, sottolineano l'impegno, "a fronte del mancato rispetto degli impegni assunti dal Governo, a fornire alle farmacie, che non sono riuscite ad acquistare sul mercato dosi di vaccino da vendere al pubblico, oltre 16 mila dosi, stornandole dall’appalto regionale. Ma l’impossibilità di acquistare il vaccino in farmacia per coloro che non hanno diritto alla vaccinazione da parte del Servizio sanitario nazionale non dipende dalla Regione, perché, da un lato, mancano da parte del Ministero le indicazioni amministrative necessarie per poter fornire le dosi di vaccino concordate, dall’altro la situazione di mercato non ha permesso alle farmacie di disporre di altri vaccini".