Sgomberati gli scioperanti di Mondo Convenienza, che accusano: "Contro noi calci e violenza" - VIDEO
Nella primissima mattinata di oggi sono arrivati i carabinieri del 1° Reggimento Piemonte e i poliziotti del Reparto Mobile di Torino
Sono stati sgomberati intorno alle 7 di questa mattina, venerdì 14 luglio, i lavoratori della Veneta Logistic, che fornisce servizi per Mondo Convenienza, che da oltre 24 ore bloccavano in presidio i cancelli del magazzino di via Tedeschi, nell'area industriale di Settimo, supportati nella protesta dal sindacato Si Cobas.
L'intervento
Nella primissima mattinata di oggi sul posto sono arrivati i carabinieri del 1° Reggimento Piemonte e i poliziotti del Reparto Mobile di Torino che hanno sgomberato i lavoratori che impedivano l'accesso all'area di carico dei furgoni.
La contro protesta di chi voleva lavorare
Blocchi che, nella giornata di ieri, avevano scatenato la protesta di un folto numero di colleghi della stessa cooperativa che invece volevano lavorare e che hanno occupato pacificamente prima piazza della Libertà a Settimo e che poi hanno incontrato i funzionari della Questura di Torino per chiedere un intervento delle forze dell'ordine. "Veniamo pagati a giornata di lavoro - spiegavano durante la protesta -, non possono impedirci di caricare e consegnare la merce ai clienti. Vogliamo lavorare".
Nel merito era intervenuta con una breve nota anche la Veneta Logistic, evidenziando come a scioperare fosse un gruppo ristretto di lavoratori e altre persone non legate all'azienda.
La situazione si è sbloccata, per il momento, proprio con lo sgombero dei circa 50 lavoratori che, come un muro umano, stavano "picchettando" i cancelli del magazzino.
Le accuse di SìCobas
Uno sgombero che però, come prevedibile, è stato caratterizzato da momenti di scontro e tensione tra i manifestanti, che hanno opposto resistenza, e le forze dell'ordine.
"Calci e violenza di Polizia e Carabinieri contro i lavoratori in sciopero. Questo il trattamento riservato ai lavoratori Mondo Convenienza di Settimo che da due giorni scioperano per chiedere condizioni di lavoro normali". Inizia così il comunicato diffuso in queste ore dal sindacato SìCobas di Torino con tanto di video a corredo.
"Pur essendo la situazione di Mondo Convenienza ampiamente nota - proseguono i lavoratori SìCobas - azienda sotto processo per caporalato, contratto delle pulizie a montatori e autisti, orari infiniti e totale mancanza di sicurezza, dovendo portare a mano pesi di qualunque tipo e non a norma negli appartamenti ai piani, prefettura e questura difendono a spada tratta il grande sfruttatore, mandando ben sei camionette di celere per sgomberare i lavoratori in sciopero. Non contenti lo sgombero avviene anche con violenza, per insegnare ai lavoratori che devono lavorare col capo chino, subendo lo sfruttamento imposto. I lavoratori al contrario trovano nuova determinazione per portare avanti questa lotta per i diritti più basilari: lo sciopero andrà avanti!".
"Lo sciopero non è un problema di ordine pubblico - prosegue il comunicato - ma un diritto dei lavoratori, i lavoratori in sciopero non sono criminali ma esercitano la libertà sindacale. Criminale è questo sistema di sfruttamento e oppressione in crisi che fa pagare l'economia di guerra alla classe lavoratrice".
Oggi pomeriggio assemblea pubblica
E i manifestanti appena sgomberati convocano una assemblea pubblica sempre per oggi, venerdì 14 luglio, alle 17.30 davanti ai cancelli di via Cavaliere Virginio Tedeschi 6 a Settimo
Il commento di Marco Grimaldi
"Per l’ennesima volta si usa la forza. Basta, è intollerabile" è il commento del Vice-capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi che a sua volta ha condiviso sui social un video che mostra un momento dello sgombero.
"I lavoratori chiedono semplicemente di non essere sfruttati - aggiunge Grimaldi - Chiedono che ci sia un fine turno, che vengano loro riconosciuti straordinari e indennità di trasferta se sono fuori città, che il salario sia dignitoso, che il lavoro sia sicuro. Le prefetture e le questure dovrebbero trattare come crimine lo sfruttamento, non la protesta. Le forze dell’ordine difendano l’umanità, non il diritto al profitto".
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