Il giallo

Marco Conforti non è stato ucciso, lo dice l'autopsia

Si attende l'esito dell'esame tossicologico mentre le indagini proseguono soprattutto per capire come il corpo sia finito in quel portabagagli

Marco Conforti non è stato ucciso, lo dice l'autopsia
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E' stata effettuata oggi, mercoledì 31 maggio 2023, l'autopsia sul corpo di Marco Conforti, l'imprenditore 55enne di Castagneto Po, attivo nel settore delle scuole guida (presenti anche a Settimo e Venaria) che faceva parte del Consorzio Autoscuole Torino con sede a Settimo.

Il ritrovamento del corpo

Il corpo dell'imprenditore è stato ritrovato nel baule della sua Range Rover in via Rovigo a Torino, dopo che si erano perse le tracce di lui ormai da diversi giorni. L'auto era stata individuata grazie al Gps del telefonino trovato in auto insieme ad altri oggetti personali. Quell’auto che, parcheggiata malamente e dal cui portabagagli si propagava un odore molto forte, non era passata inosservata ai residenti della zona.

Le ultime ore di vita

Sono tanti i lati oscuri che riguardano le ultime ore di vita del 55enne Il primo riguarda le tempistiche: l'unico dato certo infatti è che l'uomo fosse vivo tra il 23 e il 24 maggio. Di quella giornata ormai si sanno tutti i movimenti già dal mattino quando Conforti accompagna sua figlia a scuola, poi il viaggio in Ferrari verso la Liguria, a Varazze, la cena con gli amici in zona Gran Madre ed infine il night.

Proprio al night la compagnia di amici si divide, diventa quindi impossibile capire cosa abbia fatto l'uomo nelle sue ultime ore di vita, se non visionando le videocamere di sorveglianza del night, lavoro che sta svolgendo la polizia in queste ore per capire se Conforti fosse da solo nel suo ultimo viaggio in auto.

Da quella notte il telefono ha iniziato a squillare a vuoto e solo domenica pomeriggio la ex moglie e i figli sono riusciti a localizzare il suo iphone.

Anche visionare i filmati delle telecamere in via Rovigo potrebbe fornire risposte riguardo agli ultimi attimi di vita dell'imprenditore.

L'autopsia

Resta da capire quindi se chi ha nascosto il corpo di Conforti abbia agito seguendo un disegno preciso (prima l'omicidio e poi l'occultamento) o in preda al panico dopo aver assistito ad un malore fatale.

E l'autopsia, eseguita proprio oggi, mercoledì 31 maggio, dal medico legale Roberto Testi ha sciolto questo primo mistero. A causare il decesso di Conforti è stato un arresto cardio circolatorio. Nessun omicidio quindi. Molto più probabile a questo punto la pista del malore e della conseguente omissione di soccorso da parte di chi era con lui.

Da subito in effetti questa era sembrata l'ipotesi più plausibile anche perché il corpo non presentava (almeno ad una prima osservazione) segni di traumi.

L'esame tossicologico

Entro venerdì si attendono gli esiti dell'esame tossicologico che stabiliranno se l'uomo avesse assunto sostanze stupefacenti. Intanto le indagini della Squadra mobile di Torino diretta da Luigi Mitola, coordinate dalla procura con la pm Antonella Barbera, proseguono per chiarire come quel corpo sia finito nel bagagliaio del suo Suv.

Amore per gli eccessi ma, pare, nessun nemico

Intanto si delinea, attraverso le dichiarazioni e i ricordi di chi lo conosceva, a partire dall'ex moglie, il ritratto di una persona amante degli eccessi ma senza situazioni di conflitto irrisolte.

Se la passione per la bella vita, gli eccessi ed un'esistenza un po' sopra le righe sono ormai evidenti, lo è anche la totale assenza di nemici, la dedizione al lavoro e l'amore per la famiglia e per i due figli. Certamente, solo scavando ancora nella vita di Conforti si capirà se questo ritratto è autentico al 100%.

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