Quanto successo nel pomeriggio di venerdì 4 luglio all’ospedale di Settimo Torinese ha scatenato un «putiferio».
Il “giallo” del topo all’ospedale di Settimo
Un topo morto. Inserito in una busta di plastica. Posizionato da mano ignota in uno dei carrelli che solitamente viene utilizzato per trasportare la documentazione come, ad esempio, delle cartelle cliniche.
L’episodio è al centro delle indagini dei Carabinieri, che stanno cercando di capire cosa possa esserci dietro. Se una protesta da parte di qualcuno verso l’attuale amministrazione del presidio sanitario o un tentativo di «sabotaggio».
Al momento, ogni ipotesi è al vaglio dei militari dell’Arma, che hanno anche preso possesso delle immagini del sistema di videosorveglianza del nosocomio, alla ricerca di dettagli che possano dare una svolta alle indagini stesse. Anche perché quel topo morto qualcuno lo ha messo di proposito in quel sacchetto e lo ha nascosto in quel carrello con lo scopo preciso di «fare rumore».
Il commento di Saapa
«Attendiamo con fiducia il risultato delle indagini. Per fortuna quel sacchetto era lontano da alimenti e non era vicino a camere e ambulatori. Non sappiamo però chi possa essere l’autore del gesto. Comunque sia il medico che ha fatto la scoperta sia il Direttore Sanitario dell’Ospedale hanno entrambi sporto denuncia ai Carabinieri», commenta Alessandro Rossi del Collegio dei Liquidatori della Saapa.
Giorni «duri» in ospedale
Un episodio che si inserisce in un periodo a dir poco complesso per l’ospedale settimese di via Santa Cristina, con la Regione Piemonte che ha appena dato il «via libera» all’acquisizione della struttura nel proprio patrimonio, per la cifra di 15 milioni di euro. E, allo stesso tempo, i continui tavoli per la salvaguardia dell’occupazione, con annesso stato di agitazione sindacale e l’incontro in Prefettura con i rappresentanti di Cgil e Uil, la Regione e l’Asl To4 ma senza i vertici di Saapa – la società mista di diritto privato a prevalente capitale pubblico, attualmente in liquidazione che gestisce la struttura – per capire la questione legata ai ritardi nei pagamenti degli stipendi e la tipologia del contratto prevista nella nuova gara d’appalto.
Anche perché, proprio in Prefettura, i sindacati hanno cercato di capire cosa cambierà dopo il passaggio dall’attuale Gruppo San Michele alla Cooperativa «Il Quadrifoglio» per quanto concerne tutta la parte dei servizi sanitari.