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Settimo si è riunita intorno alla panchina dedicata ad Alberto: "Qui potremo ritrovarti" - I VIDEO

Forti emozioni mercoledì 15 marzo in occasione del quinto anniversario della scomparsa del giovane poeta

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Emozioni forti quelle vissute da chi ieri, mercoledì 15 marzo, ha preso parte alla cerimonia di svelamento della panchina dedicata ad Alberto Ardizzone, studente e poeta settimese scomparso cinque anni fa appena 17enne, in seguito a una complicazione post operatoria dopo un intervento chirurgico al cuore per trovare, ancora una volta, un rimedio a quella malformazione con cui conviveva da sempre. Cinque anni dopo, Settimo ha voluto ricordare questa giovane vita con un momento speciale.

La cerimonia di mercoledì 15

"Alberto era un ragazzo indimenticabile che ha lasciato nella nostra comunità non solo un grande vuoto, ma anche, allo stesso tempo, una presenza forte nel ricordo di chi lo ha conosciuto. La sua memoria rivive anche nelle poesie che amava scrivere".

Così l'amministrazione comunale di Settimo Torinese aveva annunciato nei giorni scorsi che una di quelle poesie sarebbe rimasta impressa su una panchina del parco De Gasperi in via San Mauro. Questo il modo, nel quinto anniversario della sua scomparsa, in cui il Comune ha deciso, su richiesta della famiglia e degli amici, di onorare la memoria di Alberto.

E alla cerimonia erano presenti proprio i familiari di Alberto, in primis mamma Laura, papà Dario e il fratello Fabio, visibilmente emozionati e commossi, il sindaco di Settimo Elena Piastra con l'assessore Luca Rivoira e numerosi amici che per nulla al mondo avrebbero mancato l'appuntamento.

La poesia e il ritratto stilizzato

Alberto è ricordato come ragazzo dalle doti umane straordinarie e al contempo come poeta di notevole talento e sensibilità. E prova ne è anche la poesia scelta per impreziosire la "sua panchina", accompagnata dall'immagine di Alberto in un disegno stilizzato in cui è ritratto seduto, con le ginocchia raccolte al petto, che osserva l'orizzonte. La stessa immagine che campeggia sulla copertina del libro di poesie di Alberto “More than a poet” nato nel 2019 su desiderio dei familiari e grazie al lavoro del fratello di Alberto che ha raccolto le  settanta "perle" per darle alla stampa.

Il testo della poesia:

Voglio un  pianto silenzioso.
Un pianto che scorra lungo le praterie aride
fin verso i monti
e sgorghi sulle antiche crepe
della terra
che non germogliano più.

"Da oggi la tua panchina rende la nostra città più bella e poetica ha scritto l'assessore Rivoira - Si trova vicino alla casa in cui hai percorso i tuoi primi anni di vita. Qui, chiunque, amici, persone che ti volevano bene e chi non ti conosceva, potrà ritrovarti, conoscere il tuo talento e riviverti. Sei e sarai di ispirazione a tante persone e giovani che sedendosi e guardando come fa il piccolo Alby stilizzato, rivolgendo lo sguardo verso il parco, le colline e Superga, che tanto ti piaceva, troveranno ispirazione e conforto. Da oggi sarà più bello passare da lì e pensare a te".

Ampio servizio sul prossimo numero de La Nuova Periferia di Settimo.

 

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