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Settimo: contributi alle associazioni per tutela colonie feline e lotta al randagismo

C'è tempo fino al 10 maggio per presentare le domande

Settimo: contributi alle associazioni per tutela colonie feline e lotta al randagismo
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Il Comune di Settimo Torinese ha pubblicato un avviso di manifestazione d’interesse rivolto alle associazioni di tutela degli animali, con l’obiettivo di sostenere progetti destinati alla gestione delle colonie feline esistenti e al contenimento del randagismo sul territorio, per gli anni 2025 e 2026.

Settimo Torinese: contributi alle associazioni per tutela colonie feline e lotta al randagismo

L’iniziativa si inserisce nel quadro normativo nazionale e regionale sulla protezione degli animali da affezione e sulla prevenzione del randagismo, in particolare con riferimento alla Legge quadro 281/1991 e alla Legge Regionale 34/1993.

Il Comune, in collaborazione con l’Asl competente, ha il compito di monitorare e controllare la presenza dei gatti randagi, garantendo interventi di sterilizzazione e tutela igienico-sanitaria.

I progetti presentati dovranno mirare alla gestione delle colonie feline già individuate e alla prevenzione di nuove situazioni critiche. Le associazioni interessate potranno richiedere contributi economici per realizzare attività coerenti con questi obiettivi, nel rispetto del regolamento comunale che disciplina l’erogazione di sovvenzioni e contributi.

I dettagli per partecipare

Possono partecipare tutte le associazioni regolarmente costituite e iscritte al Registro delle Associazioni del Comune, o che intendano operare sul territorio settimese, purché abbiano tra i propri scopi la tutela degli animali.

Le domande dovranno essere presentate entro le ore 12:00 del 10 maggio 2025, sia in formato cartaceo che digitale, corredate dalla firma del legale rappresentante e da un documento di identità valido.

Il responsabile del procedimento è il dirigente del Servizio Ambiente, ingegner Matteo Tricarico. L’avviso sottolinea anche l’importanza del trattamento corretto dei dati personali, secondo quanto previsto dal Regolamento UE 2016/679 (GDPR).

QUI per saperne di più

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