San Mauro, il calcio chiede spazi: ecco come risponde il Comune
L'assessora Miatton fa il punto sulle strategie del Comune: “Priorità all’adeguamento del campo sintetico e al dialogo con Enel per nuovi terreni”

A San Mauro Torinese il calcio giovanile è in pieno fermento: l’Autovip, società sportiva dilettantistica ripartita con 120 iscritti, oggi ne conta oltre 400. Un successo che però rischia di essere frenato dalla cronica mancanza di spazi.
Nella foto Berengan e l'assessora Miatton
San Mauro, il calcio chiede spazi
Oggi i ragazzi si allenano e giocano su un solo campo, affittato dalla Rugby San Mauro, realtà con cui è nata una collaborazione positiva, ma non sufficiente a reggere la crescita esponenziale delle attività.
Per questo, i dirigenti Francesco Berengan e Gigi Milazzo si sono rivolti alla Commissione regionale per lo Sport. «Se il Comune deciderà di coinvolgerci, siamo disponibili ad affrontare la questione», ha affermato la presidente della Commissione, Paola Antonetto, al termine dell’audizione.
Le risposte dell'amministrazione
Ma a fare chiarezza è soprattutto l’assessora allo Sport del Comune di San Mauro, Daisy Miatton, che interviene nel dibattito delineando lo stato attuale delle cose e le prospettive in campo.
«Siamo perfettamente consapevoli della questione spazi sportivi per il calcio – dichiara – e in quest’ottica stiamo già lavorando per trovare una soluzione adeguata. Per quanto riguarda il possibile ampliamento sulla parte anteriore del Parco Einaudi, c’è una porzione di terreno di proprietà di Enel Power con la quale abbiamo avviato un dialogo. Purtroppo è emerso un problema legato agli usi civici, che stiamo approfondendo con i nostri uffici».
Parallelamente, l’Amministrazione sta valutando le opportunità offerte dai bandi pubblici per intercettare risorse. Ma c’è anche una priorità più immediata.
«La mia urgenza oggi – prosegue Miatton – è quella di adeguare l’impianto in sintetico esistente, affinché abbia le caratteristiche necessarie per un utilizzo regolare. Senza questo intervento non ci sarebbe nemmeno più il campo per le partite. Contestualmente, intendiamo portare avanti l’iter per l’acquisizione dell’area Enel, per farne almeno una zona allenamento».
L’assessora sottolinea però che la questione non riguarda solo il calcio: «Vorremmo rispondere alle esigenze di tutte le società sportive del territorio, ma dobbiamo fare i conti con le reali disponibilità. Come ho detto anche in Consiglio comunale, ogni associazione dovrebbe comunque cercare di adattare le proprie esigenze agli spazi esistenti».
Il progetto di una futura “Cittadella dello Sport” al Parco Einaudi resta intanto sullo sfondo, come obiettivo di più ampio respiro, discusso da tempo ma ancora in fase progettuale.