Infrastrutture

Ponte sul Po, Chiarle (FI) garantisce: «L’opera non è a rischio»

Dopo le preoccupazioni avanzate dai sindaci nelle scorse settimane, il leader azzurro ha ricevuto rassicurazioni direttamente dagli esponenti romani

Ponte sul Po, Chiarle (FI) garantisce: «L’opera non è a rischio»

Ponte sul Po, sui soldi «garantisce» Giorgio Chiarle, segretario settimese di Forza Italia, dopo aver ricevuto alcune rassicurazioni da parte degli interlocutori romani del suo partito.

Ponte sul Po

«Il nuovo ponte tra Settimo e Castiglione non è a rischio. L’opera si farà». Lo garantisce Giorgio Chiarle, segretario cittadino di Forza Italia. Dopo le preoccupazioni avanzate nelle scorse settimane sul destino di un’infrastruttura strategica per il territorio, Chiarle si sente di poter tranquillizzare gli amministratori locali. E lo fa facendosi portavoce delle rassicurazioni arrivate direttamente da Roma. In particolare da Roberto Rosso, vicecapogruppo di FI in Senato, che a marzo aveva accompagnato il sottosegretario ai Trasporti ed alle Infrastrutture, Tullio Ferrante, durante il sopralluogo al ponte. «Ho parlato con il senatore e i soldi ci sono – afferma l’azzurro -. È vero, il Ministero dell’Economia e delle Finanze deve dare il via libera ma ormai è fatta».

Parole che riprendono le garanzie arrivate pochi giorni fa in una nota dello stesso Rosso. «Il ponte di Castiglione è stato inserito nel Decreto Interministeriale Mit- Mef all’interno del Piano delle Assegnazioni, con un importo di 14 milioni di euro: un risultato importante, frutto dell’ascolto delle esigenze locali edel lavoro sinergico tra istituzioni», esultava Rosso, confidando «in un iter celere anche da parte del Mef, con cui vi è piena collaborazione istituzionale».

Le preoccupazioni degli amministratori

Ma sono proprio i tempi del Ministero dell’Economia a spaventare i sindaci. Infatti, fin quando il dicastero non sblocca i fondi, Città Metropolitana non può predisporre la gara e di conseguenza rischia di non riuscire a rispettare la scadenza di dicembre per far partire la progettazione. Entro lo scorso 11 aprile il Ministero avrebbe dovuto formulare parere favorevole al programma ed alla manifestazione di interesse presentata da Città Metropolitana ma a tre mesi di distanza – e di ritardo – le lungaggini preoccupano la sindaca Elena Piastra. «Dobbiamo avere garanzie sulle risorse aggiuntive perché sono quelle che fanno partire l’appalto. Se la risposta del Mef dovesse arrivare a settembre, non ci sarebbero i tempi per far partire i lavori entro la fine dell’anno. Quindi, servirebbe un nuovo emendamento che non solo metta i soldi aggiuntivi ma che proroghi i tempi», ha dichiarato Piastra ai taccuini del nostro settimanale, descrivendo «una situazione di limbo pericolosissima».

Ma anche sotto questo aspetto, dopo la telefonata con Rosso, Chiarle ha già lo soluzione in tasca. «Non ci sono problemi a fare un ulteriore emendamento – replica -. Mi è stato già detto che c’è la disponibilità a prorogare la scadenza di quattro mesi per consentire la progettazione». Insomma, a questo punto, per il segretario azzurro «non è possibile farci scappare questa opportunità». «Rispetto a centinaia di proposte arrivate da altre zone, quella per la realizzazione del nuovo ponte di Castiglione è stata accettata. Questo significa che Forza Italia, con Roberto Rosso, insieme a tutte le parti coinvolte e agli enti locali hanno portato a casa un grande successo – conclude -. Per questo, mi sento di tranquillizzare tutti e dire che l’opera non è a rischio».