Mobilità sostenibile: il caso di Settimo "fa scuola" a Roma
La pedonalizzazione di via Italia è stata inserita in uno dei sette casi di studio a livello nazionale
Negli scorsi giorni si è svolta a Roma la conferenza stampa sulla Settimana Europea della Mobilità, dove si sono trattati alcuni casi di buone pratiche legate alla mobilità sostenibile. Anche Settimo Torinese e l' Unione Comuni Nord Est Torino erano presenti.
Mobilità sostenibile: il caso di Settimo "fa scuola"
La pedonalizzazione di via Italia istituita nel 2020 è stata infatti inserita in uno dei sette casi di studio a livello nazionale, insieme a progetti dei Comuni di Roma, Parma, Bologna e altri.
L'evento, a cui hanno partecipato il Ministro Pichetto e numerosi funzionari e tecnici, è stato occasione, per le amministrazioni locali e i cittadini, di confrontarsi sul miglioramento della mobilità urbana nella direzione della sostenibilità ambientale unita alla crescita economica e alla qualità della vita delle città.
«La riqualificazione di via Italia, a partire dall'esperimento dell'urbanismo tattico, con l'estensione dell'isola pedonale, è stato considerato un progetto virtuoso sia per la sua capacità di rivitalizzare la zona dal punto di vista commerciale, sia per la restituzione dell'area a funzione aggregativa e ricreativa» interviene l'assessore alla mobilità Arnaldo Cirillo.
«Non ultimo, è stato apprezzato l'approccio partecipativo, dal momento che il progetto è nato grazie al confronto strutturato con cittadinanza e associazioni, tramite l'iniziativa “Il posto giusto per...”. Questo è uno dei tanti esempi in cui la pedonalizzazione si porta dietro benefici in termine di nuovi spazi a disposizione per la cittadinanza, in particolare famiglie e bambini. Il progetto ha ricevuto apprezzamenti anche per la qualità della realizzazione, con l'innesto di elementi verdi e arredi di qualità» spiega Cirillo.
«L'opera pubblica - conclude l'assessore - in quel caso, è stata anche un tentativo di rafforzare l'economia locale e il commercio in un momento difficile. Sappiamo che questo di per sé può non essere sufficiente, ma è una delle leve che l'amministrazione pubblica può muovere per trasformare in meglio le nostre città. E vedere che il nostro caso, pur essendo un piccolo progetto, sia stato scelto a livello nazionale è motivo di orgoglio. Da tempo stiamo lavorando per applicare questo approccio anche nella trasformazione di altre aree in centro, al Borgo Nuovo e non solo».