Continua il viaggio del settimanale La Nuova Periferia alla scoperta di luce e ombre dei vari quartieri e borgate settimesi.
Mezzi Po per don Paolo
Villette a schiera curatissime e circondate da ampie porzioni di giardino, distese di campi a riposo, una pace senza eguali e quell’aria limpida che si respira solo nelle piccole borgate. Così appare la frazione di Mezzi Po, microcosmo in cui la quieta vita degli abitanti è disturbata solo dai suoni della natura. E così deve restare, afferma con fermezza don Paolo Mignani, parroco di vocazione ambientalista. «Se mancano servizi e comodità? Bisogna essere onesti, questa è una borgata e deve rimanere tale. Deve restare un polmone verde alle porte della Città, non può trasformarsi in quartiere».
I cittadini chiedono manutenzioni
Nel rispetto della ruralità della frazione, sostengono però i cittadini, un minimo di manutenzione va comunque garantita. Ed è questa la principale criticità della zona. «Le strade sono delle mulattiere – interviene una residente, affacciandosi dal balcone di casa per scambiare qualche parola –, hanno buche micidiali e la segnaletica ai lati della carreggiata è stata cancellata dalle intemperie, così quando c’è nebbia o cattivo tempo non si vede il limite della strada e si rischia di finire nel fosso. E’ già accaduto. Il problema è che una parte della strada è di competenza provinciale, cioè di Città Metropolitana, mentre un’altra parte è comunale, e questo rende più complicato intervenire».

Al di là della ripartizione delle competenze, tuttavia, il capitolo manutenzioni è sicuramente in cima alla lista delle priorità e delle urgenze da risolvere. «Questa è sicuramente una richiesta da sottoporre alla futura amministrazione» conclude infatti la donna.
I medesimi problemi erano già stati segnalati durante l’incontro pubblico organizzato dall’amministrazione comunale presso il salone oratoriale, nel maggio 2023.
Sostituzione deli specchi anti appannamento, manutenzione delle stradale e pulizia dei cicli, una maggior illuminazione e più sicurezza erano state le principali richieste avanzate dai cittadini alla sindaca Elena Piastra e alla sua squadra, che aveva preso puntuale nota di tutte le rimostranze. Da allora, afferma uno tra coloro i presenti all’appuntamento, le condizioni della frazione sono un poco migliorate.
«Dopo le nostre segnalazioni alcune buche sono state rappezzate e gli specchi rotti sostituiti. Qualcosa è stato fatto, ed è stato installato anche il defibrillatore vicino la scuola, a disposizione di tutta la comunità, come è stato fatto in altri quartieri di Settimo».
“Migliorare la viabilità”
Le attese, però, sono per «Ulteriori interventi, più strutturali» a miglioramento della viabilità. Una circolazione resa ancor più complicata dal saltuario passaggio di mezzi pesanti, che per la stazza passano talvolta sulle banchine rendendole più sdrucciolevoli, e dai cattivi comportamenti di alcuni automobilisti, che invece scambiano le stradine della borgata per delle piste da rally.
Il tema, insomma, è legato a doppio filo anche alla sicurezza.
Nonostante le ridotte dimensioni della carreggiata non consentano ampi margini di manovra, infatti, gli automobilisti sfrecciano e non poco. Mettendo in serio pericolo la propria vita e l’incolumità di altri conducenti, di ciclisti e pedoni. «C’è chi ha rischiato la pelle – proseguono gli abitanti della borgata – eppure qualcuno continua a scambiare questa strada per un velodromo» concludono poi, arrivando a chiedere l’installazione di dossi e persino puntuali rilievi sulla velocità.
Per il resto Mezzi Po è un borgo spensierato in cui non si avverte l’esigenza di ulteriori servizi. «Un problema che c’è sempre stato, continua ad esserci e sempre ci sarà sono le linee di trasporto pubblico. Se uno rimane senza macchina può usufruire solo dello scuolabus o del bus a chiamata, poco funzionali. Il primo viaggia soltanto nelle ore di ingresso ed uscita da scuola. Il secondo va prenotato il giorno prima, quindi non copre le emergenze. E’ vero però che una linea dedicata farebbe tanti giri a vuoto, quindi ci adattiamo» spiegano. «Ed anche in termini di servizi l’unica rivendita che era stata avviata qualche anno fa non andava. A pochi minuti da qui c’è Settimo e tutto ciò di cui la gente ha bisogno».