A Settimo, una novità

«Metti un libro in frigo»... Via all’iniziativa

I vecchi frigo che Seta Spa ha recuperato e consegnato alla Fondazione Ecm si trasformano in «librerie pubbliche».

«Metti un libro in frigo»... Via all’iniziativa
Pubblicato:

«Metti un libro in frigo»... Via all’iniziativa.

Libro in frigorifero

Avete mai pensato che un vecchio frigorifero potesse trasformarsi in una sorta di libreria pubblica e, quindi, in un’opera d’arte? Se non l’avete mai fatto l’iniziativa culturale che vede collaborare l’associazione Pagina37, la Fondazione Ecm di Settimo e un’altra serie di attivi protagonisti può essere l’occasione migliore per avvicinarsi a un nuovo tipo di bookcrossing.

Il progetto

Un’idea, quest’ultima, esplosa ormai molti anni fa e finalizzata alla condivisione di libri tra perfetti sconosciuti. E anche in questo caso il principio è lo stesso. I vecchi frigo che Seta Spa ha recuperato e consegnato alla Fondazione Ecm si trasformano in «librerie pubbliche» nell’ambito di un vero e proprio scambio culturale che, dallo scorso mercoledì 8, a Settimo è promosso in due punti della città: di fronte alla stazione ferroviaria di piazza Pagliero e in via Fantina, a pochi metri dall’ingresso del centro Adelaide Aglietta.

L'idea

«Un modo nuovo per diffondere cultura e per incentivare i giovani alla lettura», spiega l’assessore all’ambiente Alessandro Raso. Cui fa eco il presidente della Fondazione Ecm Silvano Rissio: «Questo scambio di libri, apro il frigo, prendo un libro che mi serve e ne lascio uno dei miei è una cosa molto importante: il sapere non può essere un’eccellenza d’elite, ma è fondamentale per aumentare il benessere delle persone». Tutto merito della sinergia con Pagina37, «Un’iniziativa nata a Torino nel 2018 - spiega Madeleine Frochaux -: è un gioco culturale che prevede la ridistribuzione circolare di libri donati da dei lettori per altri lettori. E’ un’evoluzione del bookcrossing». «Il Comune di Settimo e la Fondazione di Settimo hanno visto questo progetto e ci hanno invitati a portare questi frigobooks in città». Trattandosi di installazioni che vengono dipinte da artisti (in questo caso da Riccardo The Dise e Giorgia Aguiari) non ci si trova di fronte a «vecchi frigo dismessi, ma vere e proprie installazioni artistiche». Due i punti scelti dall’Amministrazione per questo progetto. Come detto la stazione ferroviaria e il Borgo Nuovo, «zona della città - ha concluso Raso - che sarà oggetto di importanti trasformazioni urbanistiche e che vogliamo valorizzare sempre di più». «Ci piace pensare che queste trasformazioni possano partire proprio dalla cultura e dallo scambio reciproco di sapere»

Seguici sui nostri canali