Riconoscimento

Mauro Dal Pont è stato insignito della medaglia di Cavaliere

Il presidente della Fidas: "Conseguire questo titolo mi ha fatto sentire onorato, grato, ed è stato un bel modo di celebrare i 70 anni dell’associazione".

Mauro Dal Pont è stato insignito della medaglia di Cavaliere
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Mauro Dal Pont è stato insignito della medaglia di Cavaliere

Mauro Dal Pont

E’ un’onorificenza che ha coronato 46 anni da donatore e poi da presidente quella che Mauro Dal Pont, alla guida della Fidas, ha ritirato lo scorso mercoledì 14 luglio. Durante la cerimonia ufficiale, tenutasi alla presenza del prefetto Claudio Palomba e del sindaco Paolo Cugini, Dal Pont è stato insignito infatti del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica italiana.

L'impegno per la comunità

Un traguardo raggiunto grazie al suo grande impegno al servizio della comunità e ai lunghi anni «donati» proprio alla Fidas. «E’ da quando ne avevo 18 che faccio parte del gruppo di donatori sangue locale - racconta -. Ho fatto la mia prima donazione proprio al compimento della maggiore età, al Primo Levi. Allora l’associazione era guidata dallo storico presidente Ciabatti, cui ora è intitolata la sede. Sebbene abbia iniziato con spirito goliardico più che per convinzione, dopo quel momento è nata una profonda amicizia e si è creata una bella empatia con i membri del gruppo. Quel clima mi ha spinto a continuare. A metà degli anni Novanta sono poi entrato nel consiglio direttivo e nel 2004, infine, sono diventato presidente. Ricordo ancora le parole del mio predecessore Gobetto durante la festa per il cinquantennale dell’associazione, disse a tutti: “Porterò a termine ancora questo incarico. Poi mi sostituirete”. Andò proprio così».

"L'orgoglio"

Gobetto passò infatti il testimone a Dal Pont, cui il consiglio Fidas locale è oggi particolarmente affezionato. «Sono presidente ormai da 17 anni. Nessuno ha voluto darmi il cambio - scherza -. Devo molto ai consiglieri: sono loro che mi hanno candidato a Cavaliere e che da quasi 20 anni rinnovano la fiducia nei miei confronti. Conseguire questo titolo mi ha fatto sentire onorato, grato, ed è stato un bel modo di celebrare i 70 anni dell’associazione».
I festeggiamenti per la ricorrenza sono stati rimandati causa pandemia al 2022, anno in cui si terrà probabilmente una più giorni di attività culturali e di spettacoli, durante la quale verranno consegnati i riconoscimenti ai donatori più longevi.
Tra quattro mesi, invece, il consiglio Fidas dovrà decidere se riconfermare Dal Pont alla guida del gruppo o se nominare un nuovo presidente. «Sono molti i giovani che vengono a donare - conclude - e il mio desiderio è proprio quello di passare il testimone a una nuova leva, come accadde un tempo a me. Il Covid ha complicato anche questa procedura ma non disperiamo. Ci vuole innovazione nel nostro gruppo».

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