La sindaca di Settimo: "I morti di Cutro sono vittime delle non scelte nazionali" - IL VIDEO
Nell'ambito della giornata dedicata alle vittime di mafia, l'amministrazione ha accolto l'invito di don Ciotti a ricordare le persone morte nel recente naufragio
La celebrazione della ventottesima Giornata della memoria delle vittime di mafia, a Settimo, si è chiusa con un particolare momento di raccoglimento. Del resto, nei giorni scorsi, era stato lo stesso presidente dell'associazione Libera, Don Ciotti, ad annunciare che nel corso della manifestazione nazionale, che si è tenuta a Milano nella mattinata di martedì 21 marzo 2023, sarebbero stati letti i nomi delle vittime del naufragio di Cutro. Un dramma, quello avvenuto sulle coste calabresi nella notte dello scorso 26 febbraio, che ha scosso l'opinione pubblica e parte del mondo della politica.
L'invito di don Ciotti
Una scelta, quella fatta da don Ciotti perché "Riteniamo - ha detto nei giorni scorsi - che dietro a tutte quelle morti ci siano sempre più interessi, dei poteri forti e delle mafie" e, "anche per non dimenticarci che i naufragi sono frutto di una diffusa cecità e sordità".
"Dietro a queste drammatiche vicende - ha aggiunto il volto di Libera - ci sono sempre delle responsabilità, non si può sempre pensare che le colpe siano degli altri, mi auguro che si arrivi a chiamare per nome le responsabilità. Noi abbiamo il dovere di non dimenticarci che dietro non ci sono solo quegli scafisti, ma ci sono dei giochi e degli interessi criminali. Ci sono le mafie che vanno a creare questi percorsi nella disperazione e nella fragilità di queste persone".
Un'attenzione che è stata accolta e condivisa anche dall'Amministrazione settimese che, in piazza della Libertà, non ha mancato di ricordare le vittime del naufragio come già aveva fatto con un minuto di silenzio osservato in occasione del Consiglio comunale celebrato il 2 marzo.
"Vittime innocenti"
Una stoccata, anche e soprattutto di chiara natura politica, è arrivata dalla prima cittadina di Settimo, la sindaca Elena Piastra. E' stata lei ad aprire il momento della lettura dei nomi delle vittime del naufragio. "Non leggeremo tutti i nomi perché, come sapete, non tutti sono stati riconosciuti e quindi abbiamo recuperato soltanto alcune delle identità di altre innocenti vittime al pari di quelle che abbiamo ricordato fino a questo momento".
"Sono tutte vittime innocenti, in qualche modo anche del sistema mafioso, ma anche delle non scelte nazionali".
"Sono anche loro vittime - ha sottolineato la Presidente del Consiglio Carmen Vizzari - di un sistema forte dove la logica è quella dei poteri forti che sono legati all'illegalità e l'innocenza di queste vittime penso che sia indiscussa. Oggi noi pronunciamo il loro nome, ma per noi è la celebrazione anche di tutte le altre vittime che hanno perso la vita nei nostri mari cercando un mondo migliore per sé e per i propri figli. A loro e a tutte le vittime innocenti delle quali non abbiamo ancora notizie va la nostra memoria e il nostro impegno".