Il caso

"La linea 8 non si tocca": cittadini davanti al municipio, il sindaco esce per rassicurarli

Avviata anche una petizione, mentre dall'amministrazione di San Mauro e dalla città di Torino arrivano notizie confortanti

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Nel pomeriggio di martedì 12 aprile, come da programma, un nutrito gruppo di cittadini si è riunito su sollecitazione del comitato nato a difesa della linea 8 che, stando a quanto annunciato dall'amministrazione comunale torinese, rischierebbe di perdere il suo capolinea a San Mauro Torinese. I cittadini hanno anche dato il via a una petizione, che è stata letta giovedì 13 davanti al municipio.

L'incontro del 12

Le molte persone intervenute si sono trovate d’accordo su questo punto: il capolinea della linea 8 deve rimanere a San Mauro. "Questo perché è l'unica linea di forza esistente sulla tratta Barca, Bertolla, San Mauro T (alta frequenza); la popolazione l’ha attesa da 40 anni ed adesso che finalmente c’è e funziona è una cosa gravissima perderla; è utilizzata da migliaia di studenti per raggiungere le varie scuole del centro di Torino e da migliaia di lavoratori pendolari per raggiungere agevolmente il posto di lavoro e le principali stazioni ferroviarie; a Torino sud si sovrappone per una lunga tratta alla metro, già linea di forza, ed il trasporto pubblico è molto più sviluppato che a nord; serve da trasporto di supporto ai quartieri e a tutti i Comuni che si snodano oltre San Mauro sotto la collina torinese e che nel caso va ampliata e non ridotta".

Dal comitato inoltre lamentano la mancata informazione e dialogo e precisano come tale modifica impatti "molto negativamente sulla mobilità dei quartieri Barca, Bertolla e San Mauro T. che vedranno i tempi di spostamento più che raddoppiati".

La manifestazione davanti al municipio

Il secondo step della protesta ha visto un nutrito gruppo di persone presentarsi nel tardo pomeriggio di ieri, giovedì 13 aprile, davanti al municipio per dar voce, attraverso uno striscione e la lettura della petizione, a quanti vogliono che San Mauro non perda il capolinea della linea 8.

Quasi subito la sindaca Giulia Guazzora ha raggiunto il gruppo per illustrare la posizione dell'amministrazione e rassicurare per quanto possibile i cittadini. Come spiegato anche in un recente comunicato, l'amministrazione infatti, rivendica la difesa della linea 8, e si dice disponibile, per mantenere il capolinea in città, a far diventare Piazza Mochino un hub di ricarica per i mezzi pubblici e a trasformare Piazza Gramsci in un parcheggio di interscambio attrezzato per i cittadini che arrivano dai comuni limitrofi, con un’attenzione ai comuni collinari.

La sindaca ha inoltre rassicurato i presenti: "Non c'è l'intenzione né di sopprimere l'8 né di arretrarlo in piazza Sofia".

Il commento del consigliere Bongiovanni

La questione vede in prima linea anche il consigliere di opposizione 5 Stelle nonché ex sindaco Marco Bongiovanni. E' stato lui stesso nella giornata di giovedì 13 ad evidenziare come, in un articolo l'assessore torinese Chiara Foglietta dichiarasse che il capolinea dell'8 non sarebbe stato collocato in piazza Sofia. Un dietro front quindi rispetto a quanto dichiarato qualche giorno prima in conferenza stampa, o così almeno sembrerebbe. "Mi chiedo se le idee sono chiare e se era il caso di allarmare così i cittadini" si è chiesto il consigliere.

Detto questo l'impegno del comitato prosegue, per far rimanere l'8 a San Mauro come linea di forza che percorre l'Oltrepo , assicura Bongiovanni.

"Prendiamo atto positivamente - fanno sapere dal Comitato -  dell’apertura dell'assessore torinese ai trasporti e prendiamo atto della tardiva e sollecitata presa di posizione della sindaca Guazzora. Confermiamo la mobilitazione del comitato “Salviamo la linea 8” disponibile a collaborare fattivamente ai tavoli di lavoro fino alla completa definizione della questione".

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