Dopo quasi un mese di magia, si sono spente le luci artistiche che per settimane hanno illuminato la Chiesa dello Spirito Santo e la Torre Campanaria di Gassino, trasformando due dei simboli più amati della città in elementi scenografici capaci di catturare lo sguardo e animare le serate estive.
Gassino saluta le luci artistiche sulla Chiesa dello Spirito Santo
Ieri, lunedì 7 luglio, l’Amministrazione comunale ha annunciato ufficialmente lo smontaggio delle installazioni temporanee con un post sui social:
“Un’iniziativa che ha riscosso grande successo, valorizzando uno dei luoghi simbolo della nostra città. Stiamo già lavorando per dare seguito a questa esperienza con un progetto di illuminazione permanente, che sappia coniugare bellezza, efficienza e sostenibilità”.
Il progetto, avviato l’11 giugno e concluso il 6 luglio, ha visto le installazioni luminose diventare in poco tempo una vera attrazione per cittadini e visitatori.
I commenti dei cittadini: “Era bellissimo, speriamo torni!”
La notizia della rimozione delle luci ha però lasciato l’amaro in bocca a molti cittadini, che sui social hanno espresso dispiacere e nostalgia. Tra i tanti commenti si leggono frasi come:
“Noooo era così bello!!”
“Un vero peccato non vedere più la cupola azzurra… mi addormentavo guardandola da letto!”
“Adesso resterà di nuovo buia e alla sera non la si vedrà più, peccato”
“Era un bel vedere che dava una bella immagine al paese”
“Peccato! Nooo era bellissimo!”
Non solo nostalgia, però: c’è anche chi ha avanzato una proposta concreta, rivolgendosi direttamente all’Amministrazione:
“Sindaco, da questi commenti si evince che la nostra cittadinanza sarebbe molto felice se si mantenessero le luci.”
Verso un progetto permanente
Come detto in effetti il Comune ha confermato che l’esperienza potrebbe avere un seguito concreto: si sta infatti già lavorando a un progetto di illuminazione permanente che possa valorizzare la Chiesa e la Torre in modo stabile, con attenzione non solo all’impatto estetico ma anche a criteri di efficienza energetica e sostenibilità ambientale.
Nel frattempo una cos è certa: l’iniziativa ha lasciato il segno.