Gassino accoglie i bambini ucraini con sport e inclusione
Tra le novità di questa edizione spicca la sinergia nata tra il Comitato e la Libertas Gassino

Anche quest’anno, a Gassino Torinese, si rinnova l’esperienza di accoglienza promossa dal Comitato Girotondo, che ospita un gruppo di bambini ucraini, offrendo loro settimane di serenità lontano dal conflitto.
Nella foto genitori ospitanti, staff della Libertas e la presidente del Comitato Girotondo Anna Rapalino
Gassino accoglie i bambini ucraini con sport e inclusione
Un'iniziativa che coinvolge l’intero territorio e che si arricchisce di nuove collaborazioni all’insegna dello sport e dell’inclusione.
Tra le novità di questa edizione, spicca la sinergia nata tra il Comitato e la Libertas Gassino, grazie alla quale i bambini ospitati possono partecipare ad attività di ginnastica presso la palestra della scuola media, nei mesi di marzo e aprile. Un’iniziativa resa possibile grazie al sostegno dell’Amministrazione comunale, che ha messo a disposizione gli spazi, e all’impegno della Libertas, che ha fornito attrezzature e un tecnico dedicato.
Durante gli allenamenti, i piccoli si cimentano in giochi motori, capriole, salti al trampolino, percorsi alla trave e arrampicate, in un ambiente sicuro e stimolante.
«I bambini che ospitiamo sono spesso abituati a restare chiusi in casa a causa dei bombardamenti – racconta Anna Rapalino, presidente del Comitato Girotondo –. Hanno bisogno di muoversi, di giocare, di sentirsi liberi. Siamo molto grati alla Libertas per aver offerto loro uno spazio tutto per sé, dove possono semplicemente essere bambini».
Un entusiasmo condiviso anche da Laura Gavazza, consigliere della Libertas Gassino: «Siamo felici di poter contribuire a questa iniziativa. La nostra associazione ha da sempre a cuore il sociale, soprattutto quando si parla di bambini».
A sottolineare il valore profondo del progetto è l’Assessora alle Politiche Sociali Gabriella Brusato: «Questi momenti di svago e libertà sono un dono prezioso per bambini che portano nel cuore il peso della guerra. Per due mesi, qui a Gassino, possono respirare serenità, tornare a sorridere e vivere l’infanzia che il conflitto ha interrotto. È un gesto piccolo, ma ricco di significato per tutta la comunità».