FLC CGIL e Cub Scuola in difesa dei docenti settimesi: "Dalla Lega attacco inaccettabile"
Il sindacato si schiera dalla parte degli insegnanti che quasi all'unanimità avevano approvato una mozione contro l'autonomia differenziata: "Esempio di libertà peraltro esercitato non in classe ma in un organo collegiale"
Non si spegne neanche a Settimo Torinese il dibattito riguardo la legge sull'autonomia differenziata approvata prima dell'estate dalle forze di maggioranza del governo Meloni. Un dibattito cittadino acceso dalla mozione approvata dal collegio docenti.
La FLC CGIL si schiera a favore dei docenti settimesi
La presa di posizione del collegio docenti dell'Istituto di istruzione superiore di Settimo Torinese contro la legge sull'autonomia differenziata aveva suscitato la reazione della Lega di Settimo, che ha accusato i docenti di usare la scuola per fare propaganda politica.
Un attacco che ha visto la reazione del sindacato FLC CGIL Torino, schieratosi con fermezza a difesa degli insegnanti tramite un comunicato ufficiale:
"Colpevoli di faziosità politica - scrivono dal sindacato torinese - perché si sono opposti alla legge sull’autonomia differenziata. Questo il torto del collegio docenti dell’IS di Settimo Torinese, secondo il consigliere comunale della Lega Moreno Maugeri. I docenti hanno approvato in gran numero, sottoscrivendola con nome e cognome in un atto di trasparente impegno civile, una mozione contro la legge recentemente approvata in Parlamento. Il consigliere, durante una seduta del consiglio Comunale, li ha giudicati colpevoli di faziosità politica, traditori della loro missione educativa, mistificatori del loro ruolo di insegnanti".
La FLC CGIL mette l'episodio settimese in relazione con il provvedimento di sospensione che nei giorni scorsi ha raggiunto il professor Christian Raimo, in servizio presso un liceo romano, per avere criticato in modo aspro il ministro Valditara. "Atto che - commentano dal sindacato - ha manifestato con chiarezza quanto la destra punti non alla punizione di un individuo, ma all'intimidazione di una categoria. A Settimo, la storia si ripete con un attacco inaccettabile al corpo docente, sferrato da un rappresentante delle Istituzioni che interpreta erroneamente i principi costituzionali, il senso della legge, la responsabilità di chi svolge una pubblica funzione".
E il comunicato prosegue: "Il cittadino ha il compito di partecipare, prendere posizione, contribuire con le sue scelte e le sue opinioni a creare un Paese democratico. Di questa libertà di scelta, fa parte a pieno titolo il diritto di critica. Tanto più quando, come in questo caso, è animata dalla coscienza dei disastri creati dalla regionalizzazione nel campo della sanità e dell’istruzione professionale. Non lo spirito di fazione ha guidato il collegio di Settimo, ma al contrario il senso di condivisione e vicinanza con la comunità. E prima di tutto la comunità educante della scuola, cui chi insegna ha il preciso dovere di trasmettere l’idea che le decisioni importanti, in politica e nella società, possono e devono essere discusse da tutte e da tutti, non accettate supinamente. In questa prospettiva, la mozione approvata è un fulgido esempio di libertà e responsabilità. Esercitato, peraltro, non in una classe ma in organo collegiale in cui ci si confronta e si vota fra pari".
"La scuola - concludono dalla FLC CGIL - per sua natura luogo di pluralità, alterità e differenza, non può accettare il richiamo all’ordine. Nemmeno quando si traveste con la maschera della difesa dei giovani – chissà perché, incapaci di un pensiero proprio – o di una lettura forzata e malintesa dei doveri di chi insegna. Ai docenti di Settimo, quindi, tutta la nostra stima e il nostro appoggio".
Sostegno anche dal CUB
Solidarietà al corpo docente settimese è arrivato anche dalla Cub (Confederazione unitaria di base) della Scuola Università Ricerca Torino: "Riteniamo sia lecito che chi svolge un lavoro importante come quello del docente possa e debba voler difendere un sistema scolastico di impronta nazionale ed unitario, con regole comuni e risorse suddivise in maniera equa che non portino divario tra scuole collocate in contesti regionali differenti. Come può un insegnante perseguire l'idea di solidarietà ed uguaglianza e, nello stesso tempo, accettare l'idea che, a breve, ci saranno sacche di povertà nel mondo della conoscenza derivanti da un divario di investimenti? Come può un insegnante che persegue un insegnamento alla visione critica del mondo tacere?".
"Siamo certi - prosegue la nota della confederazione - che le polemiche sterili e pretestuose non tengono in conto nemmeno una vicenda in cui questi docenti sono stati coinvolti, ci riferiamo al dimensionamento dell'Istituto 8 marzo dove la loro scelta e stata quella di battersi contro chiunque, di qualsiasi colore politico, per una scuola adeguata anche a livello di numeri di utenti e caratterizzata da una didattica inclusiva. Come si può addebitare dunque a questo Collegio una scelta politicizzata? Forse bisognerebbe conoscere prima di esprimere giudizi che sanno molto del nuovo motto delle destre: colpire la libertà di parola e di pensiero per soggiogare un paese".
E ancora: "E' manifestazione di questo clima la recente vicenda che ha avuto come protagonista il professore di Roma, Christian Raimo che attualmente è in stato di sospensione per 3 mesi dal servizio e a metà stipendio per aver criticato le linee politiche del Ministro Valditara.
In questo paese chi vuole i docenti in silenzio, quasi come ombre che abitano classi di alunni da rendere sappia che cosi non ci avrete mai!"