Emendamento

Euro 5, Settimo Torinese e Venaria escluse dal blocco: “Vince il buonsenso”

Stop ai divieti per i Comuni sotto i 100mila abitanti. La soddisfazione della Lega e del sindaco Giulivi

Euro 5, Settimo Torinese e Venaria escluse dal blocco: “Vince il buonsenso”

Settimo Torinese e Venaria Reale saranno escluse dal blocco dei veicoli diesel Euro 5 previsto a partire da ottobre 2025.

Euro 5, Settimo Torinese e Venaria escluse dal blocco

Lo stabilisce un emendamento al decreto Infrastrutture, a prima firma dell’onorevole Riccardo Molinari (Lega), approvato in Commissione Trasporti e Ambiente alla Camera. La misura riguarda tutti i Comuni tra i 30.000 e i 100.000 abitanti, come Settimo e Venaria, che inizialmente rientravano tra i territori soggetti al provvedimento.

La norma avrebbe infatti coinvolto numerosi centri della Città metropolitana di Torino, tra cui anche diversi comuni dell’area nord-orientale, superata la soglia dei 30mila abitanti.

Le reazioni

Esulta Manolo Maugeri, capogruppo della Lega a Settimo Torinese:

«È una vittoria del buonsenso. Grazie al nostro lavoro in Parlamento, tuteliamo chi ogni giorno si sposta per lavorare, produrre, vivere. Un provvedimento ideologico imposto da Bruxelles avrebbe finito per colpire proprio chi non ha alternative all’auto. La Lega ha ascoltato il territorio e ha agito».

Soddisfazione anche da Venaria, dove il sindaco Fabio Giulivi sottolinea:

«Finalmente prevale la ragione. Insieme ad altri sindaci avevamo segnalato l’impatto sociale ed economico di un blocco rigido come quello previsto. L’esclusione definitiva per i Comuni sotto i 100mila abitanti, come Venaria, è un risultato concreto ottenuto grazie alla collaborazione istituzionale».

Giulivi aggiunge però un messaggio di equilibrio:

«La tutela dell’ambiente resta fondamentale, ma serve un approccio sostenibile e graduale, che includa investimenti in trasporto pubblico e incentivi per rinnovare impianti obsoleti. Speriamo che questo rinvio serva anche a trovare soluzioni valide per i centri urbani più grandi».

Un provvedimento che, almeno per ora, mette al riparo migliaia di cittadini dal rischio di non poter più utilizzare in alcuni casi l’unico mezzo a disposizione per muoversi.