Il caso

Dimensionamento scolastico: l'accorata lettera dei ragazzi dell'8 Marzo

"Siamo unfastiditi dalla scarsa considerazione che è stata data a noi alunni in merito alla questione"

Dimensionamento scolastico: l'accorata lettera dei ragazzi dell'8 Marzo
Pubblicato:

Una vicenda di cui, ormai, si discute da settimane.

La lettera degli studenti

«Noi studenti dell'8 Marzo non possiamo che ritenerci contrari all'idea di vedere il nostro istituto unito a un altro con cui abbiamo ben poco in comune e non possiamo non essere infastiditi dalla scarsa considerazione che è stata data a noi alunni in merito alla questione».

Con queste parole i rappresentanti di istituto dell'8 Marzo hanno portato in Consiglio comunale la loro voce e posizione in merito al dimensionamento in corso con i vicini di casa del Galileo Ferraris.

Una vicenda di cui, ormai, si discute da settimane e che non ha trovato risoluzione neanche durante l'assemblea pubblica con docenti, dirigenti, istituzioni e sindacati che si è tenuta all'Aglietta venerdì 20 ottobre.

«Durante l'assemblea – ha letto, per conto dei ragazzi, la sindaca Elena Piastra – abbiamo avuto modo di sentir parlare di numeri, dati, statistiche che poco hanno a che fare con la vera essenza della scuola: l'istruzione e la formazione di cittadini».

"Non siamo classisti"

Ad infastidire gli studenti, nel dettaglio, l'etichetta di «classisti» utilizzata dalla dirigente del Galileo Ferraris, Cristina Reinero, secondo la quale – scrivono i rappresentanti - «ci definiremmo superiori a coloro i quali frequentano il Galileo Ferraris». Un'accusa che «va contro il nostro reale rapporto con i nostri colleghi del Galileo Ferraris e contro i valori a noi insegnati dai nostri docenti e non possiamo fare altro che respingerla».

"Ecco perché siamo contrari"

E poi, nella lettera recapitata a Piastra, i ragazzi spiegano i motivi per cui sono contrari all'accorpamento, circoscritti in particolare all'elevato numero di alunni che dovrebbe gestire un'unica segreteria, «alle notevoli differenze didattiche tra 8 Marzo e Galileo Ferraris dovute alla diversità dei vari indirizzi dei due istituti» e «ai tagli a fondi e al personale scolastico».

Tagli che colpiscono un settore che «ha già perso troppo nel corso degli anni a discapito di investimenti molto spesso fallimentari» in un paese che – concludono i ragazzi nella loro missiva - «togliendoci la cultura, non fa altro che trasformarci nel capro espiatorio dei fallimenti delle generazioni precedenti alla nostra».

Una voce e una richiesta di ascolto raccolta prima da Piastra e poi dall'intero Consiglio comunale.

Intanto, a tal proposito, prosegue la battaglia del corpo docenti che lo scorso venerdì ha convocato un'ulteriore assemblea online per provare a creare una rete di scuole in modo tale – fanno sapere gli insegnanti - «da uscire dalla dimensione locale della lotta e trasformare le nostre esigenze in richieste collettive».

Seguici sui nostri canali