Scuole settimesi

Per i docenti dell'istituto 8 Marzo questo dimensionamento "non s'ha da fare"

Partecipatissima la riunione convocata per fare il punto sull'annunciato accorpamento

Per i docenti dell'istituto 8 Marzo questo dimensionamento "non s'ha da fare"
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Venerdì 20 ottobre, insegnanti, dirigenti, sindacati, amministratori e genitori, in una gremita sala Aglietta, si sono passati la parola per esprimere il proprio punto di vista sull'ipotesi dimensionamento scolastico previsto per gli istituti 8 Marzo e Galileo Ferraris.

Il "no" di docenti e collaboratori

L'esito dell'incontro è stato è stato una sorta di pareggio in cui nessuna delle parti sembra voler indietreggiare rispetto alle proprie posizioni.

Netta, ad esempio, quella dei docenti che in modo compatto dicono «No al dimensionamento», che definiscono «un accorpamento», ossia «mettere insieme due corpi diversi».

Un concetto ben espresso dallo striscione che ha campeggiato sotto la cattedra per tutta la durata dell'assemblea e che recitava: «8 Marzo e Galileo Ferraris per sempre legati ma mai accorpati».

Significativo l'intervento della professoressa Marta Scaccia che, in accordo con collaboratori scolastici e colleghi, confermato da 5 minuti di applausi, come scrivono i docenti in un comunicato diffuso agli organi di stampa in cui si tracciano gli esiti di un'assemblea che, a tratti, è stata davvero incandescente.

«Dagli interventi dei docenti e dei genitori dell’ “8 Marzo” emergono chiaramente le motivazioni per cui questo dimensionamento “non s’ha da fare”» si legge nel testo del comunicato in cui si sottolineano soprattutto le non risposte ricevute da parte degli organi competenti.

«Come si può fermare una scuola in crescita? Il nostro istituto conta 878 alunni, presenta un trend in crescita nelle iscrizioni da anni e un nuovo indirizzo in apertura, il Liceo Sportivo. Non si raggiungevano questi numeri dal 1995, perché dimensionare ora?», domandano i docenti. In conclusione Scaccia ha chiesto pubblicamente che nel prossimo consiglio comunale venga approvato un ordine del giorno che rigetti il dimensionamento dei due istituti settimesi, comunicando che il comitato chiederà anche un incontro in Regione Piemonte. «La nostra voce non è solo quella di un Istituto di Settimo Torinese, ma è la voce di ogni scuola a cui vengono chiesti numeri impossibili», affermano i docenti.

La posizione di Città Metropolitana

«Vi prego di credermi e di non esagerare con le parole. Dimensionamento non è chiusura». Così si è espressa Caterina Greco, consigliera di Città Metropolitana con delega all'Istruzione, che ha aggiunto: «I due istituti, avendo più indirizzi, hanno la possibilità di incrementare e dare un’offerta formativa molto più strutturata». Poi, c'è la parte più tecnica. Quella in cui Città Metropolitana ha il compito di preparare la fase istruttoria da girare a Regione Piemonte a cui spetta, a sua volta, di emanare gli atti di indirizzo. «I tempi sono già terminati. Entro il 15 settembre le scuole dovevano fare le proposte e Città Metropolitana ha emanato gli atti entro il 15 ottobre, quindi Città Metropolitana ha concluso il suo iter», spiega Greco, che sottolinea come il dimensionamento vada a braccetto con l'assegnazione del liceo sportivo all'8 Marzo. «Nel decreto che ho firmato c'è anche il liceo sportivo che viene dato per questo tipo di problematica, perché il discorso è complessivo. Fonti Istat prevedono per i prossimi dieci anni un calo demografico dal 12 al 32%. Noi possibilità di crescita non ne abbiamo ed è importante rendere stabile l'offerta scolastica del territorio», aggiunge la consigliera di Città Metropolitana.

Ampio servizio, con anche gli interventi dei due dirigenti scolastici e della sindaca Elena Piastra, sul settimanale La Nuova Periferia di martedì 24 ottobre.

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