A Settimo il taglio del nastro

Dai bambini agli adulti, così rinascono i locali dell’ex Para. Inaugurato il Cpia “Adriano Olivetti"

La festa dopo gli interventi di rinnovo delle aule della scuola

Dai bambini agli adulti, così rinascono i locali dell’ex Para. Inaugurato il Cpia “Adriano Olivetti"
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Dai bambini agli adulti, così rinascono i locali dell’ex Para. Inaugurato il Cpia “Adriano Olivetti».

Cpia Adriano Olivetti

Nuova sede per il Centro provinciale per l’istruzione degli adulti. Nell’ex scuola dell’infanzia Para l’amministrazione ha infatti realizzato il nuovo Cpia, dando così uno spazio più centrale all’istituto per adulti e stranieri che fino a poco tempo fa era ospitato dell’8 marzo. La sede, intitolata ad Adriano Olivetti, è stata inaugurato sabato 11 settembre dalle isituzioni locali.

Il taglio del nastro

«Siamo molto felici di questa inaugurazione» ha introdotto la dirigente Elena Gobbi. «Questo spazio, pensato per accogliere laboratori per l’apprendimento di tutta la popolazione settimese, senza distinzione d’età, ci permette di rendere ancor più centrale il ruolo formativo della scuola nel territorio. Ad esempio mirando al miglioramento del sistema di accoglienza migranti. E ci consente di sottolineare l’importanza dell’orientamento formativo e professionale per prevenire e contenere fenomeni di attrito o disagio sociale. L’etica ed il pensiero di comunità di Olivetti -il cui sistema di walfare e la cua attenzione all’istruzione adulta sono obiettivi perseguiti dal Cpia- sono poi ciò che ci ha spinto ad intitolare a lui la sede».

L'investimento

L’edificio, che conta un’aula di informatica e cinque classi, è stato realizzato dalla Giunta con un investimento di 200 mila euro e sarà fulcro di diversi progetti di inclusione. Particolare occhio di riguardo si avrà per la formazione di donne, sottolinea il vicesindaco Giancarlo Brino. «La nuova scuola, dopo l'importante intervento di adeguamento, dispone di locali adeguati al suo nuovo utilizzo. Le aule sono state rinnovate, i bagni sono stati rifatti e c’è uno spazio per accogliere i bambini, quando le loro mamme sono impegnate con le lezioni». Anche la famiglia di rifugiati afghani che ha trovato casa nel territorio di Settimo «Si appoggerà al Cpia - annuncia poi la sindaca Elena Piastra -. Entrambi gli adulti sono diplomati, ma non è stato possibile convertire il loro titolo di studi. Presso il  Cpia riprenderanno la terza media e il diploma». Come la stessa Piastra ha ricordato, in fondo, «La nostra città è stata tra le prime protagoniste di una vicenda di portata internazionale quale quella della migrazione. In dieci anni sono passate 10 mila persone dal centro Fenoglio, che con gli enti del terzo settore ha saputo gestire bene gli arrivi e dare ai migranti i primi strumenti di integrazione, tra cui la formazione. La scelta quindi di portare in centro la sede Cpia è simbolica oltre che funzionale».
Lo spostamento del Cpia, ha ricordato infine l’assessore all’Istruzione Alessandra Girard, fa parte di un piano complessivo di razionalizzazione delle scuole del territorio. «Per molti anni è stato decentrato a Borgonuovo, una posizione che non gli dava la dignità di cui aveva bisogno -argomenta-. Lavorare tutti insieme per portarlo in centro è un grande successo. Ma questo è solo un punto di partenza. Il Cpia rientra anche in un meccanismo di rete, quello dei patti di comunità, al quale stiamo lavorando per mettere insieme dirigenti, genitori e associazioni in modo che l’interazione tra questi attori possa creare cose importanti per il territorio».

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