Commemorazione

Così Settimo ha ricordato i 6 giovani partigiani uccisi sotto il cavalcavia - VIDEO

Si è rinnovato l'appuntamento con la memoria organizzato dalla sezione Guerrino Nicoli dell'Anpi

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L'8 agosto 1944, per rappresaglia, i soldati nazisti uccisero sei partigiani sotto il cavalcavia dell’autostrada Torino-Milano, nei pressi della cascina Pramolle, a Settimo Torinese.

La cerimonia

Ogni anno, il Comune e l'ANPI Settimo Torinese commemorano l'evento in una cerimonia pubblica che si svolge al monumento eretto a ricordo di quei fatti e in onore delle vittime, in via Ceresole. Un appuntamento con la memoria che Anpi, amministrazione comunale e associazioni, non hanno voluto mancare neanche quest'anno.

Si è quindi svolta questa mattina, martedì 8 agosto 2023, presso il monumento di via Ceresole, la tradizionale commemorazione organizzata dalla sezione Guerrino Nicoli dell'Anpi in ricordo del sacrificio compiuto da sei giovani partigiani nel nome della libertà: Luciano Bertolino, Bruno Barone, Spirito Dama Lelio e altri tre ragazzi, ancora oggi, rimasti senza identità. Loro i sei martiri dell'eccidio nazifascista avvenuto nel 1944 e con cui, come è stato ribadito nelle commemorazioni che si sono succedute in questi anni, tutto il paese ha un conto in sospeso.

Un debito per un sacrificio che non va dimenticato e che ogni 8 agosto l'Anpi, l'associazione guidata dal presidente Silvio Bertotto, ricorda insieme alle istituzioni locali, alle associazioni del territorio e alla cittadinanza.

Quest'anno in rappresentanza dell'amministrazione c'erano la presidente del consiglio comunale Carmen Vizzari e l'assessore Luca Rivoira che hanno ribadito l'importanza della memoria e ringraziato Anpi per il prezioso servizio svolto.

Gli interventi

«La cerimonia non è uno stanco rituale, ma è carne viva che ci ricorda ogni anno quanta fatica e quanto colore è costata la nostra libertà – ha detto Graziella Nucci dell'Anpi – Per questo vogliamo ricordare non solo l'episodio, ma anche i suoi dettagli: perché la memoria si nutre di conoscenza».

«Questo monumento rappresenta il sacrificio di sei giovani che, come tanti altri, hanno lottato per consegnarci un futuro migliore – ha aggiunto la presidente del Consiglio comunale Vizzari – Questi momenti devono essere occasione di riflettere su ciò che è successo e talvolta ancora succede alle nostre porte e nel nostro stesso Paese: ovunque vengano calpestati i diritti altrui, dobbiamo tenere alta la guardia e presidiare per trasmettere ciò che è avvenuto. È nostra responsabilità di cittadini e di rappresentanti delle istituzioni».

A Settimo abbiamo ancora degli anziani che ricordano quell'episodio – ha concluso l'assessore Rivoira – La ferocia dei nazisti, nelle loro intenzioni, doveva servire a intimidire la Resistenza. E invece alimentò la voglia di riconquistare la libertà. Chi assistette a quell'evento tornò a casa con una gran voglia di riscatto. Questi sei giovani sono un simbolo per la nostra Città, e la loro memoria non deve andare perduta».

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