Settimo

Corse clandestine e spaccio: "Qui ci vogliono più controlli"

I residenti di Borgo Nuovo chiedono maggiore presenza da parte delle forze dell'ordine ma il comandante dei vigili assicura: "Ci siamo"

Corse clandestine e spaccio: "Qui ci vogliono più controlli"
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"Questa è una zona sulla quale noi stiamo facendo tantissimi investimenti, perché è giusto così, ma nulla si risolve in un giorno". Così la sindaca Elena Piastra alcuni giorni fa ha presentato ai cittadini presenti al parco Lama i progetti che trasformeranno Borgo Nuovo, tentando subito di smorzare i toni accesi che hanno inizialmente infiammato l'incontro pubblico, l'ultimo, tra giunta e residenti.

Il problema delle corse clandestine

E se in effetti, almeno dai cittadini presenti all'incontro, gli impegni e le spiegazioni dell'amministrazione sono stati accolti con un certo consenso, è sulla sicurezza che gli animi si sono scaldati un po’ di più. Ma quella fetta di quartiere, con tutte le sue difficoltà e fragilità ormai note, si sente veramente sicura?

C’è chi vorrebbe di più, soprattutto in termini di presenza delle forze dell’ordine. «Non li vediamo mai, mormora una donna».
«La scorsa settimana - spiega un’altra residente - sono riuscita, grazie all’intervento dei carabinieri, a interrompere una corsa clandestina. Qui le fanno, tra auto e moto, praticamente tutte le sere».

"I controlli vengono fatti"

«Noi ci siamo signora, le assicuro - è intervenuto il comandante della Polizia locale Renato Pontoriero -. E le assicuro che ci siamo molto frequentemente. Il fatto che non vediate le auto con i colori di istituto o con i lampeggianti non significa che i controlli non ci siano, anzi». A maggior ragione se «gli agenti sono nuovi, appena arrivati, e non hanno volti riconoscibili tra quelli degli agenti della Polizia municipale che siete stati abituati a vedere per moltissimi anni».

E sulle presunte corse clandestine: «Signora, noi possiamo fare anche un lungo appostamento di qualche ora, ma le assicuro che appena ce ne andiamo, al primo passaggio di una moto agli 80 km/h, magari “smarmittata”, lei viene da noi a dirci “Sì, ma voi non ci siete mai”». «Per la vastità del territorio e per quelli che siamo, ovviamente non possiamo di essere dappertutto nello stesso momento e cerchiamo di bilanciare lo stesso servizio a tutti i quartieri che hanno pari dignità tra loro. Mi creda, non ci risparmiamo».

«Le auto si sono moltiplicate rispetto al passato, gli automobilisti non sono più gli stessi di una volta: la gente sulla strada, abbiamo imparato che pensa  al proprio interesse senza rispettare gli altri. Noi cerchiamo davvero di fare il possibile».

«Proprio per questo chiediamo che ci sia maggiore presenza - ribatte un residente -. Anche solo qualche passaggio di pochi minuti, per farci stare più tranquilli».

«Noi - ha ribadito il comandante - proprio perché abbiamo ricevuto diverse segnalazioni sulle frequentazioni dell’area, presenziamo e voi non ve ne accorgete perché non siamo in divisa. I ragazzi nuovi non li conoscete... non li associate al gruppo della Polizia locale».

Grazie ai nuovi agenti ora c'è il terzo turno

«Noi ci siamo detti più volte, anche sinceramente, che partivamo da una situazione di oggettiva difficoltà - ha spiegato la sindaca Piastra -. Con i concorsi banditi e con le nuove assunzioni siamo riusciti a migliorare le cose con i nuovi 12 agenti tra la fine del 2021 e il 2022, considerando il corso obbligatorio pre entrata in servizio. Stiamo andando avanti ad assumere e assumeremo ancora. Non dico che nel frattempo non ci siano stati pensionamenti, ma il motivo per cui quest’anno si è per la prima volta riusciti a resinserire il terzo turno in ordinario, è proprio per l’arrivo di nuovi agenti».

Le altre criticità

Ma a essere denunciate sono anche altre situazioni. «Da quei veicoli completamente abbandonati - spiega un residente -, in quel camper ogni tanto ci va a dormire qualcuno e non sappiamo che personaggi siano. E fino ancora a chi qui nel parco viene per fare altro...». Quell’altro, è un evidente riferimento allo «spaccio». Nessuno lo dice apertamente, ma non si nasconde nel lasciarlo intendere.

Infine. L’intersezione che porta in corso Piemonte e che tanti reputano pericolosa. «Per fortuna qui non è ancora successo nulla, ma prima o poi ci scappa il morto». «Quell’intersezione è stata creata - ha chiuso Pontoriero - proprio per agevolare il transito dei residenti su corso Piemonte. O ci si autoregola oppure, di fronte ad apposite richieste, ne potremo valutare la chiusura. Ci si ricordi, però, che la condizione viaria tornerà quella di molti anni fa, con tutti i suoi limiti e problemi».

 

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