A Settimo è nato il giardino Lea Garofalo, simbolo della lotta alle mafie
Nuova importante tappa nell'ambito del progetto "Professione legalità"
A pochi giorni dalla cerimonia organizzata in occasione della Giornata della memoria e dell'impegno in memoria delle vittime delle mafie, e mentre, come ha sottolineato sui social la sindaca Elena Piastra, proprio in questo inizio di primavera stanno spuntando i primi germogli nel "campo della legalità", oggi, sabato 23 marzo 2024, la città di Settimo ha vissuto un altro importante momento nell'ambito del progetto Professione Legalità.
Intitolazione a Lea Garofalo
Questa mattina in via Fenoglio si è svolta l'intitolazione del giardino dedicato a Lea Garofalo vittima innocente della 'ndrangheta. A celebrare il momento sono state la sindaca Piastra, la presidente del consiglio comunale Carmen Vizzari e il coordinatore della segreteria regionale di Libera Andrea Turturro.
Presenti anche una rappresentanza della Polizia locale, un gruppo di volontari Anc, rappresentanti della protezione civile e alcuni alpini settimesi.
Chi era Lea Garofalo
Lea Garofalo, testimone di giustizia sottoposta a protezione dal 2002, decise di testimoniare sulle faide interne tra la sua famiglia e quella del suo ex compagno Carlo Cosco. Scelta di enorme coraggio che purtroppo le costò la vita. Era il novembre del 2009 quando venne condotta con l'inganno nell'appartamento di piazza Prealpi dall'ex compagno: è lì che la donna venne uccisa per aver collaborato con la giustizia. "Di me si parlerà quando non ci sarò più" le sue parole profetiche pronunciate più volte nei colloqui con il suo avvocato.