Settimo

Rio San Gallo: si chiedono più manutenzioni e maggiore sicurezza

Il nostro tour questa settimana tocca il quartiere che si estende attorno al parco Gioberti

Rio San Gallo: si chiedono più manutenzioni e maggiore sicurezza
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Prosegue il viaggio iniziato dal nostro settimanale La Nuova Periferia alla «scoperta» dei quartieri settimesi per intercettare le richieste da far pervenire ai candidati a sindaco in vista delle prossime elezioni comunali.

Rio San Gallo: le richieste

Questa settimana la nostra attenzione si è focalizzata sulla zona attorno all’area di Rio San Gallo. «Qual è la prima cosa che chiederebbe alla prossima Amministrazione comunale?». Questa, anche girando tra le strade del quartiere, abbiamo posto.

La sicurezza, certamente, ma anche la situazione delle strade ed i servizi sono stati tre dei temi maggiormente sottolineati dalle persone che abbiamo incontrato.

La richiesta di una maggiore attenzione anche per le periferie e non solo per la zona del centro, resta comunque in primo piano.
E questo è un aspetto che, in queste settimane, durante il nostro «tour» tra i quartieri settimesi, è stato tirato in ballo su più fronti.

Un quartiere, quello del Rio San Gallo, vasto, con un’area residenziale che si estende attorno al parco di via Gioberti ma che comprende anche la zona di via Milano, con la chiesa di San Vincenzo, da una parte e la Suoneria ed il teatro Garybaldi, che ospita anche quest’anno un cartellone di appuntamenti di grande livello nazionale, dall’altro.

Appena messo piede nel quartiere Rio San Gallo, tappa più recente del nostro tour tra i sobborghi settimesi, incontriamo Salvatore Adinolfo, coordinatore del comitato che gestisce il parco di via Gioberti. Volto noto del quartiere, Adinolfo sembra avere le idee piuttosto chiare su cosa non funziona nel rione, focalizzando due temi su tutti: sicurezza e manutenzioni.

Problemi che ha riferito anche all’amministrazione durante il recente incontro pubblico organizzato da Elena Piastra e la sua giunta . «I ladri hanno fatto spesso incetta nelle nostre case. Ma ora siamo discretamente tranquilli perché abbiamo installato antifurti e altri sistemi di protezione, spendendo anche cifre importanti» spiega Adinolfo con riferimento alla questione sicurezza. Un problema declinato però anche alla viabilità.

«E’ stato sistemato un dosso lungo via Gioberti, all’altezza del parco. Ritengo tuttavia che non sia sufficiente a tutelare la sicurezza di mamme e bambini ed in generale dei pedoni che percorrono e attraversano la strada. Bisognerebbe aggiungerne altri due, o almeno uno, per moderare la velocità delle auto, che sfrecciano parecchio».

Ed anche sul piano manutentivo, sostiene, qualche magagna va sistemata. «Spesso siamo noi del comitato ad effettuare piccoli interventi nel giardinetto e nell’area cani, ma servirebbero una maggior cura del verde pubblico e degli arredi urbani. Questa panchina, per esempio, non ha le assi inchiodate. Qui invece il terreno non è livellato e andrebbe riportata della terra per evitare che durante i periodi di pioggia si formino pozzanghere grandi come laghetti. Senza contare che questo è uno dei pochi parchi cittadini  che non ha uno chalet». Infine «Come ho fatto vedere anche all’amministrazione, ci sono tratti stradali danneggiati e marciapiedi sconnessi».

Nel tratto verso il cimitero, però, sono già state realizzate opere che interessano carreggiata e marciapiedi.

I servizi e i punti di forza della zona

Un quartiere vivo ed attivo, che guarda anche alla vicina zona di via Colle dell’Assietta, la cui vita associativa si sviluppa attorno all’omonimo chalet, all’interno del parco, che proprio recentemente ha inaugurato anche una piccola biblioteca a disposizione dei cittadini, e che vuole fare aggregazione, cercando di organizzare durante l’anno più appuntamenti.

Uno chalet che grazie alla gestione di volontari, è diventato un vero e proprio punto di riferimento per l’intera area residenziale della zona, che può contare su servizi sicuramente importai, tra cui quello rappresentato anche dalla presenza della scuola materna.

L'arcipelago

«Parlando con tante persone che vivono il quartiere posso dire che una delle richieste principali che viene espressa sempre è quella di poter avere un passaggio maggiore delle forze dell’ordine sul territorio. Devo dire che, per quello che poteva fare, il Comune è intervenuto per cercare di aumentare la percezione della sicurezza nella zona, ma resta comunque alta la richiesta di attenzione da parte cittadini».

A spiegarlo è Rocco Garziano, responsabile dello chalet di via Colle dell’Assietta e Coordinatore dei parci della città di Settimo.
«L’intera area dell’Arcipelago - prosegue Garziano - può tranquillamente essere equiparata ad un piccolo Comune del erritorio, contando circa 850 famiglie residenti. Si capisce che le esigenze sono tante, così come le necessità».

Tornano allo chalet ed alla vita del quartiere che si sviluppa attorno al parco, Garziano sottolinea un problema. «All’interno del cortile dello chalet in particolare durante la bella stagione, sono sempre numerosi i bambini che si ritrovano a giocare in sicurezza. Peccato però che proprio all’esterno dell’area recintata continuino ad essere lasciate tantissime cacche di cani non raccolte dai padroni. E questo crea certamente disagio, per l’odore sgradevole che ne deriva. E’ vero che nelle vicinanze è stata già identificata la zona per l’area cani, ma è opportuno che vengano messe le opportune indicazioni».

Un’area non certamente piccola, dunque, quella che si sviluppa attorno a via Colle dell’Assietta, con le sue caratteristiche e le sue peculiarità che la contraddistinguono e con l’esigenza di cercare di venire sempre incontro a quelle che sono le esigenze delle persone che vi abitano.

 

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