Resta in attesa di sblocco il finanziamento per la realizzazione del nuovo ponte di Castiglione Torinese, una delle opere viarie più importanti programmate dalla Città Metropolitana di Torino.
Ponte di Castiglione, tutto pronto ma i fondi restano bloccati
Nonostante l’aggiudicazione dei lavori tramite procedura di appalto integrato e un progetto da 14 milioni di euro già definito, l’intervento non può partire senza l’approvazione del decreto attuativo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti previsto dal Decreto Ponti (DL 202/2024).
L’allarme è stato rilanciato dal vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, che ha incontrato il ministro Matteo Salvini domenica 27 luglio a Bardonecchia, a margine dell’inaugurazione della seconda canna del Frejus. Suppo ha consegnato al ministro una nota scritta con la richiesta di sblocco immediato dei fondi, ricordando che la Città Metropolitana ha rispettato tutte le tempistiche previste.
“Abbiamo fatto la nostra parte impegnando anche risorse proprie – ha dichiarato Suppo – ma senza conferme dal Ministero, non possiamo andare avanti. Chiediamo che il governo mantenga fede agli impegni”.
Una questione urgente per il territorio
Il ponte di Castiglione, lungo la Strada Provinciale 92, rappresenta un collegamento cruciale per la viabilità locale e per la sicurezza del transito sulla direttrice tra Settimo, Castiglione e San Mauro. Il progetto è già pronto e inserito nel pacchetto di opere da 68 milioni complessivi per cui la Città Metropolitana ha chiesto la conferma dei finanziamenti, integrando la richiesta con ulteriori note inviate al MIT lo scorso 18 aprile e 8 maggio.
A oggi, però, nessuna risposta è giunta dal Ministero, e il termine ultimo per aggiudicare formalmente i lavori è fissato al 31 dicembre 2025. Superata quella scadenza, il rischio è di perdere del tutto il finanziamento.
“Senza certezze sulle risorse e sulle spese già sostenute – ha ribadito Suppo – non possiamo permetterci di aprire cantieri”.
Il caso tra le priorità dell’agenda metropolitana
Il ponte di Castiglione è solo uno degli interventi infrastrutturali bloccati in attesa del decreto ministeriale. Tra gli altri anche il nuovo ponte Preti a Strambinello, il ponte di Borgo Revel sulla Dora Baltea, oltre a numerosi interventi di manutenzione straordinaria su ponti esistenti come quelli di Carignano, Crescentino, Inverso Pinasca, Villafranca Piemonte e Strambino.
Nel frattempo, la Città Metropolitana chiede che venga valutata l’estensione a queste opere delle misure previste dal recente Decreto “omnibus”, che consente a Province e Città Metropolitane di avviare le procedure ad evidenza pubblica per l’affidamento anche in assenza del decreto definitivo, evitando ulteriori ritardi.