Settimo Torinese

Identificata la baby gang di piazza Caduti sul Lavoro

Si tratta di dodici giovani, alcuni dei quali maggiorenni, settimesi e del resto del territorio: diverse le accuse nei loro confronti

Identificata la baby gang di piazza Caduti sul Lavoro

Identificata la baby gang di piazza Caduti sul Lavoro. Si tratta di dodici giovani, alcuni dei quali maggiorenni, provenienti da Settimo e da altre zone del nostro territorio.

Identificata la baby gang

Per mesi, da febbraio fino a poche settimane fa, hanno reso la vita complicata ai clienti e agli esercenti dei negozi dell’area di piazza Caduti sul Lavoro. Hanno preso di mira altri giovani, persone anziane, donne con il passeggino. Avvicinandosi e urlando, sgommando con le biciclette. Facendo lo «slalom», sempre con le bici, in mezzo al flusso di persone che entrava o usciva da quei negozi. E, ancora, sputando per terra e sulle auto parcheggiate nella nella struttura coperta o nel parcheggio all’aperto.

All’elenco, si aggiungono anche estintori svuotati e la schiuma gettata a terra o sopra le stesse vetture. Per non dimenticare l’esplosione di petardi, fuochi artificiali e di altri ordigni artigianali in tarda serata, disturbando la quiete pubblica dei residenti della zona.

Episodi ripetuti  di vandalismo e disturbo, sia all’interno sia all’esterno del polo commerciale, come già avevamo raccontato.

Ora, però, dopo mesi di segnalazioni, indagini e presidi in borghese, i Carabinieri della Tenenza cittadina hanno dato un volto e un nome agli autori. Si tratta di una «baby gang» composta da dodici giovani, per la maggior parte da minorenni e con qualche maggiorenne di «supporto». Quelli che ora si fanno chiamare «maranza», come li definisce la «Treccani», ovvero «gruppi di giovani chiassosi, con atteggiamenti smargiassi e sguaiati e con la tendenza ad attaccar briga, riconoscibili anche dal modo di vestire appariscente, con capi e accessori griffati, spesso contraffatti, e dal linguaggio volgare».

L’indagine

Tutti sono stati indagati – dalla Procura dei Minori di Torino e della Procura di Ivrea – con varie accuse che spaziano dalle «molestie» al «possesso, accensione ed esplosione di materiali pirotecnici» e «fabbricazione di ordigni artigianali».

Per loro, inoltre, potrebbe scattare un «Daspo urbano» per motivi di «sicurezza pubblica», avendo arrecato problemi per strada o in esercizi commerciali. Una misura «a tutela del decoro di particolari luoghi», come strade o piazze, dove un sindaco, attraverso il prefetto e con l’ausilio della Polizia Locale e dei Carabinieri, può sanzionare e stabilire un divieto di accesso ad alcune aree della stessa città.