Femminicidi nel Torinese: i sindacati chiedono tavolo urgente e azioni concrete
L'appello al prefetto di Elena Ferro, Cristina Maccari e Maria Teresa Cianciotta, rispettivamente segretaria CGIL Torino, CISL Torino Canavese e UIL Torino - Pari Opportunità

In meno di un mese il territorio torinese ha visto altre due donne uccise per mano del proprio compagno o ex compagno. A rimarcarlo sono i sindacati Cgil, Cisl e Uil.
Femminicidi nel Torinese: i sindacati chiedono un tavolo urgente
Elena Ferro, segretaria CGIL Torino, Cristina Maccari, segretaria CISL Torino Canavese e Maria Teresa Cianciotta, Segretaria UIL Torino - Pari Opportunità, commentano il femminicidio consumatosi a Venaria Reale sabato 8 febbraio e che ha visto Cinzia D'Aries uccisa a coltellate per mano del marito.
Un delitto di genere, l'ennesimo, che ha suscitato la riflessione delle sindacaliste in chiave territoriale:
"Anche nel caso di Cinzia, come spesso accade, si legge che c'erano dei segnali e che Cinzia si sarebbe potuta salvare. Se è così significa che occorre fare molto di più in termini di conoscenza degli strumenti di intervento, anche da parte di chi assiste a minacce o violenze, che non rappresentano mai solo un 'fatto privato'. Uno strumento come 'l'ammonimento del Questore' (anche su segnalazioni anonime di terzi), potrebbe rappresentare una strada da percorrere, ma è chiaro che non è abbastanza, così come il braccialetto elettronico, misure utili ma che vanno perfezionate".
E il comunicato prosegue: "Dopo il femminicidio di Maria, avvenuto poche settimane fa a Rivoli, avevamo chiesto al Prefetto di Torino di attivare un tavolo urgente di coordinamento interistituzionale e con le associazioni e i centri antiviolenza per definire azioni concrete e avviare iniziative di contrasto alla violenza con campagne di informazione e formazione massicce su tutto il territorio metropolitano. Ad oggi non abbiamo avuto riscontro e, data l'emergenza, ne sollecitiamo la convocazione. CGIL CISL UIL Torino proseguono l'opera di sensibilizzazione nei luoghi di lavoro, per diffondere la cultura del rispetto e l'evitabilità della violenza, come di recente dimostra il protocollo siglato con il comune di Ivrea, che auspichiamo sia diffuso anche ad altri comuni.